A quanto pare Twitter costituirebbe un pericolo terroristico. A riportare la notizia è il blog Pam’s House, che commenta un rapporto militare statunitense, denso di retorica. Marina Rossi riprende la notizia su Vision Post, spiegando come gli allarmismi siano inutili, mentre Antonella Napolitano osserva come il servizio possa essere utile anche per coordinare gruppi di protesta civile. Crunchgear osserva che Twitter non è uno strumento abbastanza affidabile per i terroristi, mentre Universal Wit prende la cosa sul serio e dimostra come l’azione degli utenti vanificherebbe qualsiasi atto criminale. Gadgets Weblog è invece possibilista, pur ammettendo che il rapporto sia troppo allarmista.
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Vittorio Zambardino riflette su come la protesta degli studenti abbia fatto impennare l’awareness di parte dell’Italia per la Rete.