Twitter sta morendo? Visti i numerosi disservizi, se lo stiano chiedendo in molti. E allo stesso tempo in molti propongono la loro medicina per un servizio ormai diventato parte integrante della loro vita online. È il caso di Dave Winer, che per primo si dice preoccupato delle sorti di Twitter: non hanno un piano B. Secondo Winer «la risposta alla domanda “chi sostituirà Twitter?” sta diventando la peggiore possibile: nulla». Il padre dei blog osserva anche come l’essere un sistema centralizzato giochi pesantemente a sfavore dello strumento.
Infatti c’è chi non crede tanto alla morte del servizio, quanto a una sua possibile trasformazione. Come Stowe Boyd, che vede invece in una decentralizzazione attraverso la release di un protocollo aperto l’unica via d’uscita per Twitter. Rafe Needelman propone un’altra possibilità: chiudere il servizio per qualche tempo e riaprirlo solo nel momento in cui possa funzionare a dovere. Una mossa che forse potrebbe tamponare l’emorragia di utenti a cui molti fanno riferimento anche qui in Italia. Giovy dedica una riflessione a Twitter e ai suoi concorrenti, osservando una sempre maggiore disaffezione degli italiani.
Anche da noi, comunque, si ragiona sulla decentralizzazione del sistema: lo fa Matteo Brunati, mantenendo il punto di vista del web semantico. Intanto per Twitter si profila la prova del nove: il WWDC di San Francisco, durante il quale ci si aspetta che Apple presenti la nuova generazione di iPhone, potrebbe, come osservano a TUAW, infliggere il colpo di grazia ai cinguettii dell’uccellino azzurro.
Gli altri temi del giorno:
L’economia digitale sta arrivando: è quello che pensa Luca Conti, che commenta alcune riflessioni di Paul Krugman sugli effetti positivi della Rete nell’economia mondiale.
Scriviamo per le macchine? È quel che pensa Marco Formento, preoccupato per lo strapotere di Google che avvia una forma negativa di determinismo tecnologico.
280 Slides è uno strumento per creare facilmente slideshow accessibili da tutto il mondo. Lo descrive Dario Salvelli.