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Tutti pazzi per il titanio

16 Gennaio 2001

Tutti pazzi per il titanio

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Ancora una volta Steve Jobs stupisce tutti e infervora i geek di tutto il mondo con il nuovo PowerBook G4, un prodotto di fascia alta con il quale, come già fatto con il Cube, supera la strategia commerciale dell'iMac, che gli analisti avevano indicato come poco remunerativa

Anche questa volta, fino al giorno prima, nessuno sospettava nulla. Tutti pensavano che al MacWorld di S. Francisco si sarebbe parlato solo di OS X e processori veloci. Invece le novità sono state molte e su tutte una dal vestito metallico in fibra di titanio. Si chiama semplicamente Powerbook G4, ma per tutti è solo Titanium. Le caratteristiche tecnologiche sono ancora una volta sorprendenti, a spiazzare tutta la concorrenza. Tuttavia quello che sta facendo di lui l’oggetto del desiderio del momento è ancora e ancora l’estetica. Look anni ’70 che, nel caso non si fosse capito, sta prendendo il posto della moda anni ’60. Lineare e lucido nella sua semplicità.

Abolite le curve che hanno segnato le ultime linee, dall’iMac ai Powerbook della serie Lombard. Sottile. Sottilissimo: due centimetri e mezzo di alta tecnologia. Ma appena lo si apre quello che salta agli occhi è uno schermo panoramico che prende tutti i 15 pollici e mezzo del coperchio per “parlare” con tutti i milioni di colori di una risoluzione 1152×768. E lo fa molto bene grazie ad una scheda video ATI Rage Mobility 128 accelerata ricca di 8MB di memoria. Che cosa ci si può fare con uno schermo cos” grande lo si capisce dal fatto che, invece di un CD Titanium monta un DVD perchÈ sa che ci può fare proprio di tutto. Apple dà cos” la sua risposta alla portabilità che molti criticavano essere debole nell’offerta delle macchine di Cupertino. Niente pezzi aggiuntivi e appendici da trascinarsi dietro, perchè nei due chili e mezzo di Titanium c’è proprio tutto.

Questo soprattutto grazie alla leggerissima lega di titanio con cui è costruito il case: la stessa usata per gli aerei supersonici, la cui resistenza garantisce una durata decisamente superiore e una maggiore tranquillità nel trasporto. Niente paura neppure per la durata, perchÈ questo portatile vi consente di continuare a lavorare in viaggio mentre i vostri colleghi hanno dovuto spegnere da diverse ore, essendo la carica delle sue particolari batterie garantita per una durata di 5 ore.

Se poi avete ancora dei dubbi sulla potenza, sappiate che monta un processore PPC G4 con tecnologia Altivec (Velocity Engine) e una velocità che varia dai 400Mhz ai 500Mhz, considerando che il modello a 500 Mhz è stato testato (Adobe Photoshop) essere, grazie alle diversità costruttive, il 30% più veloce di un Pentium III da 850 Mhz. La velocità viene favorita dalla backside cache utilizzata nei modelli di Apple dal G3 in poi, che qui arriva a un MB di livello 2 in grado di funzionare fino a 250 MHz per parlare ad un bus di sistema a 100 MHz. Generosi quelli di Apple sono stati anche con la memoria che, nel caso della RAM, va dai 128 ai 256 MB (espandibile a 1GB) e, quanto ad hard disk, va dai 10 ai 30 GB.

Le porte adottate poi parlano chiaro rispetto all’attenzione posta per i foto-videoamatori, con una porta Firewire ad altissima velocità per le videocamere digitali, le webcam, gli scanner, ma anche i masterizzatori e i dischi esterni (Firewire consente di collegare fino a 63 periferiche in batteria con innesto a caldo alla velocità stratosferica di 400 Mbps) e una USB per tutti gli utilizzi minori, come la stampa. Infine l’Ethernet 10/100BASE-T integrata consente il collegamento in rete o alla linea DSL, mentre se si usano collegamenti tradizionali il modem integrato sopperisce alle necessità del doppino analogico e la porta infrarossi a quelle del GSM o dei computer palmari. Se poi volete una casa senza fili c’è l’alloggiamento per la scheda Airport che vi connette a tutti i computer della casa o dell’ufficio, come pure a Internet da qualsiasi stanza o postazione tramite onde radio, anche a distanze notevoli.

Insomma, Titanium sarà e in molti casi rimarrà, visto che i prezzi (5.879.000 e 7.979.000, iva escusa), pur essendo proporzionalmente molto bassi se confrontati a prodotti a pari livello, ma notevolmente inferiori per tecnologia e criteri costruttivi, come i Vaio della Sony o i ThinkPad di IBM, ne fanno un prodotto per pochi privilegiati.

Discorso simile per quanto riguarda la linea di computer professionali, o PowerMac G4. Anche in questo caso potenziati, con una velocità che varia dai 466 MHz ai 733 MHz, la RAM montata (da 128 e da 256 MB, espandibile a 1GB), gli hard disk dai 30 ai 60 GB), tutti con scheda nVidia GeForce2 e rete GbitEth. Anche qui Cupertino fa scalpore, visto che nei tre modelli di mezzo, al posto del solito zip, ha montato un masterizzatore riscrivibile, ma soprattutto che in quello più costoso (i prezzi di questi prodotti sono 3.869.000, 4.969.000, 6.269.000 e 7.969.000 di lire, iva esclusa) ha inserito addiruttura un masterizzatore DVD, denominato SuperDrive. Proprio per loro Apple ha introdotto due software scaricabili gratutitamente dal sito: Disk Burner e iTunes, il primo essendo un programma di masterizzazione prono a mettere in discussione il ruolo di Adaptec (ma anche di Nero che proprio in questi giorni sta per uscire con la versione per Mac del suo software) e il secondo la versione in look OS X dell’arcinoto programma per MP3 SoundJam, preparato proprio dai cervelli che crearono il primo.

Oltre a codificare, leggere, indicizzare e quant’altro, gli MP3, iTunes masterizza dischi audio da CD o da files, MP3 inclusi, e si sintonizza sui canali della radio Internet Kerbango. Naturalmente Apple ha realizzato questi prodotti per funzionare solo con le sue macchine, ma fino dal giorno successivo al loro rilascio c’è chi ha già trovato il modo per adattarli ad altre periferiche e altri modelli di Macintosh (per i dettagli si veda il sito di Applicando).

In appendice a queste novità, ai comuni mortali non resta che accontentarsi dell’aggiornamento del system 9 portato alla versione 9.1 subito disponibile in tutte le lingue principali e della data stabilita per l’uscita definitiva del Mac OS X: sabato 24 marzo. Costerà 129$ e avrà alcuni adattamenti per tutti quelli che a Linux preferivano il MacOS classic.

Altre informazioni sul sito della Apple

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