La candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Sarah Palin, viene inserita da Ishmael Melville in una finta copertina di Vogue. Un quotidiano italiano cade nel tranello e pubblica la falsa copertina in prima pagina. Massimo Mantellini commenta, chiedendosi quali saranno le prossime reazioni degli organi ufficiali di stampa. Luca Conti coglie l’occasione per rimacare come quello del controllo rigoroso delle fonti sia un falso mito, mentre Guia Soncini approfondisce la vicenda. Il giorno dopo, un trafiletto del quotidiano si scusa dell’errore, come riporta Phonkmeister.
Un sospetto su Sarah Palin arriva da oltreoceano. Lo solleva BoingBoing per il misterioso editing della sua voce su Wikipedia proprio alla vigilia della nomina. Paolo Attivissimo parte da alcuni video della candidata per raccontare come la Rete sia un’impietosa memoria storica.
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