Dopo i tre procedimenti giudiziali instaurati dall’IFPI, International Federation of Phonographic Industry, anche l’industria discografica inglese, BPI, attacca il sito russo AllofMP3.com. Il sito ha un notevole successo in Inghilterra, in quanto permette di scaricare file musicali ad un costo decisamente esiguo, ma secondo l’IFPI «il tutto viene effettuato senza l’autorizzazione e il pagamento degli artisti e degli aventi diritto». Gli autori del sito sostengono che il download dei brani musicali viene effettuato nel rispetto della legge. Il diritto d’autore, in Russia, ha infatti un’impostazione diversa rispetto a quella del diritto europeo e questo è anche il motivo per cui l’IFPI ha perso la prima delle cause avviate nei confronti del sito russo.
Proprio per evitare un’ulteriore soccombenza, la BPI ha chiesto ed ottenuto l’autorizzazione della Suprema Corte del Regno Unito, a citare in giudizio i creatori del sito AllofMP3.com davanti a una Corte britannica, nonostante la loro sede sia in Russia. Una volta che i giudici del Regno Unito avranno riconosciuto l’illegalità del sito, perché quest’ultimo venga oscurato, l’autorità giudiziaria russa dovrà verificare che la sentenza sia stata emessa nel rispetto di una procedura contraddittoria, nonché dell’ordine pubblico interno (il cosiddetto exequatur del giudizio).