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Tre giudici americani bloccano la legge che impone filtri su Internet alle biblioteche

05 Giugno 2002

Tre giudici americani bloccano la legge che impone filtri su Internet alle biblioteche

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Vi ricordate della legge approvata negli Stati Uniti che obbligava le biblioteche pubbliche a bloccare l’accesso alla pornografia su Internet?Ebbene, una corte formata da tre giudici americani ha respinto questa …

Vi ricordate della legge approvata negli Stati Uniti che obbligava le biblioteche pubbliche a bloccare l’accesso alla pornografia su Internet?
Ebbene, una corte formata da tre giudici americani ha respinto questa legge in nome della libertà di espressione.

Una decisione, questa, che rappresenta una vittoria per le organizzazioni American Civil Liberties Union e American Library Association, che avevano sporto causa perché credevano che la legge che va sotto il nome di “Children’s Internet Protection Act”, pubblicata nel 2000, violasse la libertà di espressione protetta dalla Costituzione americana.

I giudici federali in seduta a Filadelfia, hanno fatto valere che i programmi filtro attuali lasciano passare “un volume sostanzioso” di contenuto che può essere considerato come osceno, “bloccando l’accesso a contenuti protetti dalla Costituzione e che il governo non ha alcun interesse legittimo a voler sopprimere”.

“Noi appoggiamo per la posizione del governo – hanno voluto rimarcare i giudici nella loro sentenza scritta – e crediamo che sarebbe auspicabile che esistesse un mezzo per permettere ai visitatori delle biblioteche pubbliche di accedere alla ricchezza di informazioni di Internet, proteggendo nel contempo da contenuti osceni”.

“Disgraziatamente – continuano i giudici – questo risultato, che auspichiamo ardentemente, non è disponibile”.

La legge del 2000 è stata molto criticata, soprattutto dall’Associazione americana per le tecnologie dell’informazione (ITAA).
Gli avversari della legge, poi, insistevano sul fatto che si potevano spingere le biblioteche a bloccare l’accesso a siti Internet che, trattando di salute o sessualità, non avevano contenuto osceno.

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