Cosa faranno mai mogli e mariti fino a tardi, illuminati dal chiarore dello schermo del computer, mentre l’altro coniuge dorme ignaro? Adesso c’è modo di scoprirlo grazie ai servizi di siti Internet specializzati.
Questi servizi sono un prodotto secondario di un’attività di sorveglianza nata all’interno delle aziende.
Infatti, lo sviluppo di Internet sui luoghi di lavoro è stato come “l’arrivo di un serpente nel giardino della produttività eterna”, così definisce il fenomeno Andrew Conry-Murray, giornalista del Network Magazine.
Ne abbiamo parlato anche noi su queste colonne, citando i casi di licenziamenti di impiegati che navigavano di nascosto durante le ore di ufficio, o si scambiavano mail non proprio attinenti al loro lavoro.
Un fenomeno che ha portato vari stati a legiferare in materia, con risultati alterni tra l’estrema severità e il contingentamento dell’uso personale della Rete in ufficio.
Una cosa certa è che questo fenomeno ha fatto nascere un settore, quello del controllo dell’uso di Internet, altamente lucrativo.
Le aziende, soprattutto americane, preferiscono spendere soldi per controllare i propri dipendenti, piuttosto che permettergli l’uso personale.
Secondo uno studio dell’IDC Research, dal 30 al 40 % delle attività dei lavoratori su Internet non riguarda il lavoro. Tanto che, la produttività di tutta l’impresa ne risente.
Ecco, dunque, nascere aziende che si offrono per i loro servizi di sorveglianza.
Il modo è semplice. Si installano sulla rete dell’impresa dei software di controllo e sorveglianza che hanno il compito di memorizzare l’indirizzo dei siti visitati o i tasti premuti sulla tastiera. Alcuni, più sofisticati, fotografano, senza che l’utente se ne accorga, il contenuto dello schermo a intervalli regolari.
Personalmente, ne ho installato uno per prova sul mio Pc che ha registrato ogni tasto premuto da mio fratello mentre ero assente. Terribile!
“C’è un forte aumento del numero delle imprese che hanno installato questo genere di software”, dichiara Andrew Shewn, dell’Electronic Privacy Information Center (EPIC).
I software di sorveglianza, inizialmente usati solo dalle imprese (anche italiane, pubbliche e private) adesso scoprono un nuovo settore che sembra essere promettente: il controllo familiare.
Se ne sono accorti i responsabili delle aziende che producono questi software, perché alcuni clienti acquistavano questi prodotti per scoprire se i fidanzati o i mariti avevano avventure e i banner pubblicitari che trattavano il tema dell’adulterio attiravano 5 volte di più di quelli destinati ai genitori.
Per alcune di queste aziende, i clienti “in odore di corna” rappresentano il 15 % del totale, ma per altre la metà della clientela.
Numerosissime, le donne casalinghe che non hanno mai utilizzato un computer.