Matteo B Bianchi, di cui abbiamo scritto nella prima puntata di aPOPgeonline, gestisce una fanzine. Tina. Da rivistina. Di Tina, oltre ai racconti dei giovani esordienti, si ricorda il packaging. Ogni numero è infatti presentato con l’ausilio di un santino. Da qui partiamo per raccontare il nostro secondo ospite: Alessandro Zaccuri.
Alessandro insegna (alla Cattolica di Milano). Alessandro conduce (il Grande Talk su Sat2000). Alessandro scrive (libri e per l’Avvenire).
Incontro Alessandro a Milano poche settimane dopo le dimissioni di Dino Boffo, il direttore dell’Avvenire contro il quale Vittorio Feltri (direttore del Giornale) ha fatto una vera e propria guerra partita da un pettegolezzo pubblicato da Mario Adinolfi sul proprio blog nel 2005.
Decido di intervistare Alessandro dopo aver letto, su Vanity Fair, del suo incontro con Gabriele Romagnoli il quale per definirlo conia l’espressione catto-pop.
Con Alessandro parliamo proprio di questo. Del nuovo che avanza. Del nuovo che senza la tecnologia non ci sarebbe mai stato. Bloccato, probabilmente, da una serie di pregiudizi, non ho mai provato a capire se la comunità a cui appartiene Alessandro si stia trasformando in una community.
Stando a quanto mi racconta Alessandro questa mutazione sta avvenendo grazie a due semplici strumenti: la condivisione online del Vangelo (e di tutto ciò che ad esso è connesso) e la creazione di un social network utilizzato, ad esempio, dai papa boys.
Con Alessandro abbiamo parlato anche del calendario di Frate Indovino. La prossima volta, quasi quasi, gli chiedo se anche il Pontefice usa il Google Calendar e se anche lui come gli altri utenti impreca davanti l’ennesimo black out.
L’intervista integrale è disponibile su YouTube: presentazione pop, internet nel mondo cattolico, papaboys, Vatican.va, il Grande Talk, la tv (grande), infinita notte.