Con l’evolversi della società assistiamo alla nascita di nuove discipline e, soprattutto, all’affermazione di realtà artistiche prima sconosciute. L’espressività è da sempre il mezzo più consono a portare alla ribalta le innovazioni e i mutamenti di un’epoca; così, nel XXI° secolo, cosa ci si poteva aspettare se non la fusione tra arte e tecnologia? Il progresso grafico, accelerato dal notevole aumento delle pagine Web presenti in Rete, ha infatti prodotto nuove forme di comunicazione visiva, alternative o complementari alle tradizionali, nonché lo sviluppo di nuove figure artistiche e professionali.
E allora il webdesigner diviene artista e Flash (il programma sviluppato da Macromedia che consente di realizzare animazioni complesse per il Web) lo strumento espressivo da lui utilizzato, instaurando un processo che va nella direzione di rendere autonomi i contenuti dall’originaria funzione di supporto alla comunicazione in Rete.
Per dare voce e risalto all’ottava arte è nato, su iniziativa dell’Associazione Culturale Azimut, in collaborazione con la Regione Piemonte, assessorato alla Cultura del Comune di Torino, Fondazione CRT, Lavazza e casa editrice Apogeo, il Torino FlashFestival, una manifestazione che si propone come vetrina annuale della produzione d’animazioni o grafiche Flash, di qualunque genere, ma di durata non superiore ai 3 minuti. L’appuntamento torinese, quest’anno alla sua terza edizione, è gratuito e aperto ad artisti italiani e stranieri.
Due le sezioni in cui è divisa la rassegna: “Grafica” e “Narrativa”. Al vincitore andrà un premio di 1.000 euro, il secondo classificato se ne aggiudicherà 500, mentre l’artista più votato dal pubblico riceverà un premio del valore di 100 euro.