Entro il 2003 un quarto dei server mondiali per apparecchi digitali casalinghi gireranno su Linux. Questa la previsione di Dataquest, la cui stima ne prevede la circolazione di 1,1 milioni di unità per 3,8 miliardi di dollari (il 24 per cento del totale). Tali dati si basano sulla sempre più diffusa implementazione del sistema operativo gratuito nell’intera industria informatica, con il maggior produttore, Red Hat, che tira forte grazie ai consistenti investimenti di Compaq, IBM, Oracle. Nell’avvicinarsi all’entrata in borsa, Red Hat prevede di vendere 6 milioni di azioni a 10-12 dollari cadauna.
Nel mercato dei server tradizionali, nota ancora Dataquest, la penetrazione risulterà però più contenuta. Da qui a cinque anni Linux totalizzerà il 3,4 per cento delle entrate totali, quasi 2 miliardi i dollari per 450.000 unità. Ciò perchè gli esperti prevedeno un netto ritorno di Microsoft non appena verrano distribuiti sul mercato i pacchetti-software per server di Windows 2000.
Nel frattempo altri dati diffusi da International Data Corporation rivelano che oggi Linux viene utilizzato da oltre 10 milioni di utenti nel mondo mentre lo scorso anno è stato impiegato sul 17 per cento delle macchine attive.