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The Big Secret, il progetto sicurezza di Microsoft

27 Giugno 2002

The Big Secret, il progetto sicurezza di Microsoft

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Sono quattro e lavorano ad un progetto segreto, anzi a un grande progetto. Si chiamano Bryan Willman, John Manferdelli, Paul England e Peter Biddle gli uomini ai quali Microsoft ha …

Sono quattro e lavorano ad un progetto segreto, anzi a un grande progetto. Si chiamano Bryan Willman, John Manferdelli, Paul England e Peter Biddle gli uomini ai quali Microsoft ha affidato il compito di “aiutare a rendere più sicuri i Pc”, come scrive Newsweek in un articolo a firma Steven Levy.

Il progetto, nome in codice “Palladium”, è a lungo termine e sarà integrato nelle future versioni di Windows.
Per diventare realtà ha bisogno di nuovo materiale informatico compatibile, soprattutto di processori che dovranno essere ridisegnati. Tutto questo con lo scopo di aumentare la sicurezza, il rispetto della privacy e anche il diritto d’autore.

Secondo la rivista americana il lavoro si potrà concretizzare tra non meno di 18 mesi e offrirà ai consumatori un computer sicurissimo, intoccabile dai virus e dai programmi che potrebbero intaccarlo.
Un computer nel quale salvare informazioni confidenziali, schede mediche e, ovviamente, sicuro per le transazioni online di ogni genere.

I quattro hanno il compito di consegnarci un Pc completamente nuovo. Non solo il processore, ma anche tastiera, scheda madre e altri componenti dovranno essere rimpiazzati, per fare in modo che Palladium ci difenda da intrusi che vogliano approfittare di infiltrarsi attraverso i differenti pezzi del nostro computer.

I primi a doverne beneficiare dovrebbero essere i comparti finanziario e sanitario, oltre che i sistemi governativi. Poi, le grandi società e, infine, la sterminata platea dei privati di tutto il mondo, quando saranno sviluppate anche le applicazioni realizzate per girare sotto Palladium.

Ma se Palladium sa come difenderci, sa anche come renderci più difficile la vita sul luogo di lavoro.
Potrà, infatti, registrare su un report giornaliero tutti i movimenti “elettronici” degli impiegati, come posta elettronica, navigazione Internet e messaggi istantanei.
Tutto ciò non mancherà di far muovere le organizzazioni di tutela della privacy e anche chi vede in questo nuovo sistema un modo per rinnovare il monopolio di casa Microsoft.

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