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Texas: libertà vigilata anche nell’accesso a Internet, per i colpevoli di reati sessuali

15 Novembre 2001

Texas: libertà vigilata anche nell’accesso a Internet, per i colpevoli di reati sessuali

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Il sistema, messo a punto da un giudice di San Antonio, mira a prevenire la reiterazione dei reati di natura sessuale, impedendo a coloro che sono stati condannati per pedofilia di accedere ai siti pedofili e pornografici.

In considerazione del fatto che la maggior parte dei contatti tra i pedofili e le loro vittime avvengono su Internet, nello Stato del Texas coloro che sono stati condannati per crimini sessuali e sono stati ammessi, in seguito, al programma di libertà vigilata, possono accedere a Internet solo attraverso un sistema di connessione che impedisce l’accesso ai siti pornografici o pedofili.

Il programma, ideato lo scorso anno da un giudice di San Antonio, prevede che i condannati che beneficiano della libertà vigilata possano connettersi al Web attraverso un unico fornitore d’accesso, il DCCI Internet Service di San Antonio, che adotta il programma di filtraggio Self Control.

Questo sistema di controllo impedisce l’accesso ai siti pornografici, contenuti nella banca dati di Self Control e localizza l’indirizzo IP dell’internauta.

Recentemente tre cittadini americani, condannati per reati sessuali, sono tornati in prigione, in seguito alle segnalazioni che il fornitore d’accesso – che conserva in memoria i dati relativi agli accessi ai siti Web – inviava settimanalmente via e-mail all’agente di custodia.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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