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Tempo di condivisione

07 Novembre 2012

Tempo di condivisione

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Tra la tecnologia che continua a trasformarsi impetuosa e l'istituzione votata al trasformismo, è necessario raggiungere un punto di incontro.

Invito alla lettura integrale dell’intervento di Fabrizio Venerandi sul proprio blog Salvo esaurimento scorte, La scuola e il digitale sbagliato. E riporto un breve brano significativo:

mio figlio a scuola andrà ancora con i libri di carta perché questi libri digitali sono fatti di un digitale sbagliato. Sono stati costretti a diventare digitali dei contenuti che erano nati per essere di carta e che sono francamente spaventati. Questo sapere digitale ha paura di essere condiviso.

Da pochissimo Apple ha annunciato una nuova versione di iBooks Author, che ora incorpora anche la creazione di equazioni, pilotata dai comandi del software open source LaTeX. Solo come esempio eclatante, non come indicazione da seguire.

Esempio eclatante del fatto che la tecnologia e l’editoria digitale, nei prossimi mesi, continueranno a galoppare. La scuola invece proseguirà la politica dei tre passi avanti e due indietro, dove le condizioni effettive di apprendimento le decidono intraprendenza e spirito di sacrificio dei genitori, coraggio oppure codardia dei presidi, cuore oltre l’ostacolo oppure menefreghismo degli insegnanti, chi ha avuto ha avuto. Per quanto riguarda gli editori, Venerandi ha già spiegato tutto.

Insegnanti appassionati, genitori illuminati, presidi consapevoli: questo anno è andato perso (e gli editori non sono estranei alla chiamata di correo, come spiega bene Venerandi). È ora il momento di iniziare a lavorare perché le cose migliorino nel prossimo. Se necessario a furia di riconoscimento ottico dei caratteri per “liberare” i libri di testo astutamente blindati a scopo di lucro oltre il giusto, mettendo spalle al muro chi tira a campare con la forza dell’impegno collettivo, facendo rete in tutti i modi possibili che aiutino a migliorare lo studio dei ragazzi per il 2013/2014.

Creare un sapere digitale che non abbia paura di essere condiviso deve essere un obiettivo fondamentale. Chi può, deve, vuole, faccia.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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