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Telelavoro! Volete mettervi anche voi a tirare bidoni su eBay?

21 Giugno 2004

Telelavoro! Volete mettervi anche voi a tirare bidoni su eBay?

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Bene, eccovi qui un'esperienza di prima mano. Un po' come andare a pesca, si butta l'amo con il verme e ...

Disclaimer

Questo articolo non è stato scritto con l’intento di insegnare ai lettori di Apogeonline come fregare il prossimo. C’è chi già lo insegna e lo fa ben meglio di me. Ma viene proposto per mettere in guardia quelli che, un poco meno esperti di altri, potrebbero ancora cadere nelle grinfie di cyber-bidonisti.

L’esca

3 giugno 2004. Il verme in questione è rappresentato da:

Sassofono Tenore della Selmer, modello Mark VI degli anni 60, di quelli considerati non i migliori ma molto buoni, valore eBay $3000-3500, valore in negozio $4000-5000. Perché questa distinzione tra il valore eBay e quello in negozio? Perché su eBay si rischia, in negozio no, si prova, si verifica, e se non si è contenti non si compra…

Il pescatore

Come si presenta:

per uno esperto dell’ambiente sassofonistico (o eBay) è facile riconoscere che:

  • Chi sta vendendo non si rende conto del tesoro che ha tra le mani.
  • Non ha la minima esperienza di eBay, perché propone alla vendita un prodotto molto richiesto in una asta di soli 3 giorni, e con un prezzo di partenza basso, $100, senza nessun prezzo di riserva. Molto rischioso.
  • Il personaggio in questione ha zero feedback, ed è fresco fresco di iscrizione
  • La presentazione del pezzo da vendere sulla pagina è scarna, poco testo, anche con un errore o due di ortografia, nessuna foto, insufficienza di dati.

È evidente che sta pescando il contatto. Oppure è veramente un affare da non perdere!

I “pesciolini”

Ed eccoli lì, i “pesciolini”, che navigando navigando vedono una preda ambita a portata di click. Siamo noi sassofono-dipendenti, quasi mai musicisti professionisti, che stiamo sempre a seguire l’andamento del mercato su eBay e casomai se capita qualcosa di interessante lo compriamo pure, salvo poi rivenderselo dopo una settimana oppure tenerselo sulle croste per un tempo indeterminato, non suonato, dimenticato in un garage sì, ma a volte un buon investimento: i sassofoni sono come il vino, con il tempo salgono di valore e non patiscono il caldo, semmai l’umido.

L’amo viene gettato

3 giugno. Durante una delle mie perenni navigate per Internet incontro quello che è “l’affare”.

Come già specificato sopra, ha tutta l’aria di un buon affare. Troppo bello per essere vero. Identifico subito il venditore come il pollo che non sapendo come gestire la vendita tramite internet sta offrendo di più di quello che non riuscirà a guadagnare.

Oltretutto, nei termini di pagamento viene anche citato (oltre ad altri non totalmente sicuri) uno totalmente affidabile, che è quello gestito dalla Escrow.com, dove una terza parte trattiene il denaro che verrà consegnato al venditore solo ad avvenuto ricevimento ed accettazione della merce. Sono a cavallo, non può essere un bidonista, e se lo è, stavolta lo frego.

Mi ci butto, è il caso di dirlo, “a pesce” e gli scrivo chiedendo di confermarmi il numero di serie del sassofono e di mandarmi delle fotografie per poterlo identificare. Mi hanno pescato.

Una bella giornata di sole, l’acqua era limpida e i pesci numerosi

Nel giro di un paio di ore la pagina con l’offerta viene tolta dal sito di eBay. Probabilmente a causa di qualche commerciante assatanato che ha comunicato a eBay che qualcosa non andava per il verso giusto, ma intanto la pesca è già stata fatta, e probabilmente come ho fatto io, altri hanno inviato messaggi simili. Pronti per la frittura.

A questo punto vi offro direttamente le parole del bidonista, tradotte da un inglese non sempre grammaticalmente corretto, con i commenti del caso.

Tutto il bidone in diretta, minuto per minuto

Il giorno dopo puntuale mi arriva la risposta da un indirizzo e-mail canadese:

“Gentile signore, ok lasci che le dica che le manderò le fotografie del sassofono solo se mi dice che è veramente interessato. Quindi mi scriva presto e mi dica se ha delle domande. Grazie”

Non è firmato. Poco importa, ci sono abituato. Da notare che viene posto l’accento sul “presto, presto” e sul “veramente interessato”. Per far crescere la suspence e nel frattempo trattenere la preda e verificare se ci è cascato sul serio. Anche il messaggio ha quel vago profumo adolescenziale di chi si sta vendendo il sax di papà. Ricordiamoci che il truffatore lavora sempre sulla personalità del futuro truffato per farlo sentire “vincitore” e “più furbo”.

Io a questo punto ho già capito tutto, ma sto al gioco, e gli rispondo: “sì, sì sono molto interessato al tuo sax, posso avere delle foto ora? Grazie” Sempre essere gentili.

Quattro ore dopo la risposta:

“caro Roberto (ehi! siamo già amici!) il numero di serie è xxxxx e se veramente vuoi posso mandarti le fotografie del sax, così puoi vedere come è fatto (ma non le avevo già chieste?). Ti manderò le foto dal mio account AOL. (questo per stabilire una continuità e per precauzione che il messaggio non venga identificato come SPAM, o perché nel frattempo il vecchio e-mail veniva disattivato) Scrivimi subito e fammi sapere. Grazie. (subito, subito, tutto in fretta…)

Io continuo a mostrarmi disponibile, chiedendo che mi mandi qualche foto, in alta risoluzione, e che non si preoccupi per quanto sono grandi, tanto ho un collegamento DSL.

Il giorno dopo mi arrivano finalmente dei file, dall’indirizzo AOL indicatomi:

“caro Roberto, ecco le fotografie, per piacere scrivimi presto e dimmi che cosa ne pensi. Grazie.”

I file non li apro perché sono con una terminazione che non conosco (buona norma per non beccarsi virus!) ma sono tutti molto piccoli, 6-7K l’uno, alla faccia dell’alta risoluzione!

A questo punto lascio perdere, il gioco non mi interessa più. E siamo arrivati al 5 giugno.

Ma ecco che 9 giorni dopo il nostro caro Marcus ributta l’amo:

“gentile signore (ma non eravamo amici?) ho visto (con errore di ortografia pacchiano, nessun madrelingua inglese lo farebbe mai) che eravate interessato nell’articolo Selmer Mark VI Tenor Saxophone 1965, e vorrei dirvi che abbiamo questo prodotto, al prezzo ribassato di $950.

(scritto 950USD, cosa che non si usa qui negli US, e abbiamo pure un discorso di offerta speciale!) Se siete interessato o se avete bisogno di più informazioni o fotografie, per piacere scrivete presto.

Grazie mille e rimango in attesa di una risposta rapida.

Sempre l’accenno a fare tutto in fretta, i buoni affari si fanno sempre in fretta, no? Cosa interessante: il personaggio da cui ricevo l’e-mail non ha più lo stesso cognome…

E va bene, giochiamo. Riabbocco all’amo e scrivo:

“salve Marcus (adesso il nome è lampante nel destinatario, diventiamo amici, vuoi?) ho ricevuto qualcosa da te nel passato, ma non sono riuscito a vedere le foto, me le puoi rimandare nel formato jpg che posso leggere? (facciamolo un poco lavorare, deve guadagnarsi la pagnotta pure lui)

E venti minuti dopo mi arriva la risposta e, vivaddio, 3 foto formato francobollo nel paese dei nani. Ma sufficienti per riconoscere che sì, il modello di sax è quello. Ancora una volta pone l’accento sul rispondere subito per confermare il mio interesse, bla bla…

Come negli scacchi, adesso tocca a me andare in attacco e dichiarare le mie intenzioni, quindi mi offro disponibile all’acquisto, e gli chiedo da dove mi manda il sassofono, e come vuole esser pagato.

E finalmente: “Coup de teatre!”

“caro Roberto, anch’io lavoro negli US (in effetti, telelavoro lo chiamano?), ma la mia famiglia vive nell’UK (compatibile con il suo nuovo indirizzo e-mail, di un provider UK). Adesso sono negli UK per mio figlio, e starò qui per un lungo periodo di tempo cosicché combinerò l’affare di qui, ho il sassofono qui con me, (come lo capisco, come si può stare senza il proprio sassofono, specialmente se poi lo si vuole svendere!). Ho veramente bisogno dei soldi in fretta, e quindi un mio amico mi ha consigliato (sempre seguire i consigli degli amici) che potremmo usare la Western Union per il pagamento, che è veramente molto rapida. Ho controllato il loro Web site e tutto sembra ok (di fatto lo è, tranne il fatto che una volta che ha ricevuto i soldi…). Dimmi se ti può andare bene, e scrivimi presto. Distinti saluti.”

Normalmente una buona parte dei bidoni che circolano su eBay sono basati sulla Western Union, perché non vengono offerte garanzie commerciali ma viene solo effettuato il trasferimento di denaro. Da tenere presente.

A questo messaggio rispondo che non mi fido della Western Union e gli propongo di mandarmi il sax e poi io gli mando i soldi… E penso che qui non si farà più vivo.

Ed invece, preparate i fazzoletti…

“caro Roberto, cerca di capire che ho bisogno dei soldi al più presto possibile (ma se sono più di 10 giorni che questa storia va avanti!) e questa è la sola ragione per cui ho proposto di chiudere attraverso la Western Union. Mio figlio è all’ospedale (lacrimuccia) e ho realmente bisogno di pagare i conti dell’ospedale al più presto possibile (ma in Inghilterra non esiste un servizio sanitario statale?) Scrivimi presto e fammi sapere, Grazie mille per la tua comprensione, Distinti Saluti. Nessuno dei messaggi è firmato.

Ma come si fa a non esser comprensivi per un papà che sacrifica il suo sassofono per pagare la malattia del figlio? I figli sono piezz’e core. Ma io mi sento un tentato bidonato.

Adesso fatemi un poco sapere, voi li mandereste i soldi? Perché se sì, vi do il mio numero di conto corrente, depositate pure lì, grazie, grazie, baciamo le mani… io poi li mando al nostro amico Marcus, grazie, grazie, diovibenedica…

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