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Telefonare via Internet a prezzi stracciati

23 Luglio 1998

Telefonare via Internet a prezzi stracciati

di

Roberto Delpiano fornisce la ricetta per telefonate planetarie lunghe e senza effetti collaterali. O quasi.

Al di qua dell’Atlantico, mi sono trovato a mettere mano ad una nuova tecnologia, alla portata di tutti. Molto semplicemente, si tratta del collegamento da computer a normalissimo telefono tramite Internet. A prezzi bassi. E da un capo all’altro del pianeta.
Faccio un esempio: da Vercelli faccio il collegamento locale Internet. Di sera uno scatto ogni sei minuti, lire 170. Tramite la compagnia di Internet-phone parlo con la cugina in Australia a 18 cents (Lit 324) al minuto, senza bisogno di essere un mago del computer, e mia cugina deve solo alzare la cornetta. Quanto mi costerebbe con la Telecom?

Telefono economico Internet: ricetta di nonna Ernestina

Procurarsi:

  1. Un computer di stazza media (un Pentium 100 va bene). Desktop, laptop, non importa. Due cucchiai da cucina di Win95/NT oppure Mac Os.
  2. Aggiungere moderatamente un modem a 28.8 bps, girare bene.
  3. A metà cottura aggiungere una sound card anche economica (ma meglio se di media qualità). Non spendeteci su più di una sessantina di mila lire.
  4. E finalmente cuffiette e microfonino. Si trovano da Staples sulla Fifth Avenue a $10, ma anche alla GBC di via Gorizia. Non sprecate soldini per Sennheiser o Sony, van bene tutte le marche. Anche quelle del walkman.
  5. Soffriggere a fuoco lento.

Molti di voi avranno sicuramente parte di queste elettronicaglie già in casa, e dopo aver collegato il tutto nelle varie prese, si passa alla seconda fase.

  1. Collegatevi a: http://www.net2phone.com. Ci sono pure tutte le spiegazioni in Italiano
  2. Fate il download del software. Installatelo seguendo le istruzioni. Rimanere collegati, è cosa di pochi minuti.
  3. Fate adesso partire il software, mescolando bene.
  4. Il programma richiederà di dare un nome, ecc., e vi fornirà un numero di codice. È prezioso. Aggiungere un pizzico di bytes sparsi.
  5. Fare i test prescritti: cuffie, microfono, duplex.
  6. A questo punto collaudare il tutto chiamando un numero 1-800; cercare in una rivista americana, uno qualsiasi va bene. Non preoccupatevi, non svegliate nessuno, normalmente risponde una segreteria telefonica.
  7. Se la qualità di suono vi soddisfa, si può passare alla fase attiva. E cioè fare un pagamento anticipato per poter accedere al servizio nel suo complesso. Si va di $25 in 25. $25 vanno benissimo, date il numero della credit card.
  8. Pronto, il mondo è ai vostri piedi, a prezzi ridotti. Avete $25 da spendere in telefonate. Né più e né meno che non comprare una scheda telefonica.
  9. Per telefonare in ogni nazione che non siano gli USA, bisognerà fare lo “011”seguito dal numero di codice della nazione, e poi il prefisso della città. Esempio:

Italia: 011-39-02-254698xx per Milano
Brasile: 011-55-21-5896148xx Rio de Janeiro, chissà non vi risponda la Globeleza.
Invece per gli USA: 1-prefisso-numero (es. 1-212-46691xx e qualcuno vi risponde da New York).
Al momento attuale l’unica compagnia che offra un servizio regolare (anche qui più o meno, la tecnologia è giovane) di Internet-phone mi risulta la IDT Net2Phone.
Offre anche la possibilità di chiamare gli one-eight-hundred numbers degli USA completamente gratis.
Esempio: voglio comprarmi un accessorio direttamente a NY vivendo a Milano? Telefono allo 1-800 della ACME Computers (quella di Wile Coyote), e se loro fanno spedizioni internazionali, me lo faccio mandare direttamente a casa. Ovvio che dovrò saper parlare inglese, e qui sarà meglio rispolverare le grammatiche, cari lettori Italiani. In ogni caso, nel futuro (domani, oggi?) chi non parla l’inglese – avete capito benissimo.

Analizziamo la performance

Ovviamente non sono tutte rose e fiori. Intanto non conviene più di tanto usare gli altoparlanti per ascoltare. I nostri interlocutori ricevono un ritorno di voce, specialmente se si tratta di una comunicazione intercontinentale.
E poi, anche se è vero che la connection si fa full duplex (tutti e due possono parlare in contemporanea) ma il segnale sonoro, come tutto, in Internet, viene spedito in pacchetti, e quindi, cari connazionali Italiani mediterranei, bisogna cambiare tendenza.
Parlare uno alla volta, aspettare con pazienza la fine della frase del nostro interlocutore, e poi dire la nostra. In caso contrario un momento (decimi di secondo…) di vuoto sonoro si frappone tra noi e la controparte. Momento di panico: parla lei o parlo io? Col telefono normale questo non accade, col cellulare a volte.
Poco male, il risparmio in bolletta compenserà lo stress. E via dicendo. Ovvio che nelle ore di maggior traffico Internet a volte vi troverete una comunicazione non del tutto perfetta: parole a volte spezzate, voce un poco (ma poco) falsata. Ma qui dipende molto dalla vostra connessione Internet.
Io di qui da Rio, con una linea penosamente lenta riesco a parlare con L’Italia per 30 cents/minuto, e la qualità è ragionevole. E il prezzo è lo stesso se chiamo un cellulare.
Si può chiamare negli USA con 10 cents al minuto (Lit 180). Quanto fa la Telecom? Mi pare sia Lit 1050 di giorno e Lit 835 dopo le 18:30? Ah…

Ovviamente alcuni di voi diranno: Ma chemme frega di telefonare negli USA… Vabbé, vediamo un po’… Brasil a 60 cents/min?… England a 13 cents/min?… France a 20 cents/min?… Italia a 30 cents/min? Serve?

E qui casca l’asino

“… Ma perché mai dovrei chiamare l’Italia dall’Italia, attraverso l’Internet, e pagare Lit 540/minuto? Ma quanto costa telefonare ad un cellulare? Facciamo le dovute addizioni e moltiplicazioni. Che alla fine convenga? Ricordo tempo fa, ancora in Italia, quando per chiamare un cliente sul cellulare ho quasi dovuto fare un leasing.
In ogni caso i prezzi stanno andando giù.
E la globalizzazione della comunicazione telefonica attraverso Internet dovrà forzatamente portare cambiamenti radicali. Potrebbe aiutare a far sì che prima o poi il potere dei due giganti della telefonia italiana vada alla fine.
Vedremo finalmente delle tariffe allineate a quelle dei paesi del primo mondo? C’è da augurarselo. Per il momento godiamoci la globalizzazione, e dal nostro Pentium in Verona, ascoltiamoci la registrazione “Welcome to bi and eich, the photography superstore in New York. Your call is very important to us, please stay on they line. Our first available representative…”

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