Per gli esperti inglesi, se questa che può essere considerata “la madre di tutte le falle” non fosse stata rivelata, i pirati informatici avrebbero potuto infilarsi nei sistemi e creare problemi ai routers (i computer destinati a dirigere il traffico sulla rete) con danno dei flussi di informazioni scambiati tra computer.
Il “megabug” è presente proprio dentro il TCP (Transmission Control Protocol) ed è stato scoperto alla fine dell’anno scorso da un ricercatore di Milwaukee: esiste un modo per aggirare i personal computer e i router, resettando le macchine a distanza.
Poiché i routers hanno il compito di indirizzare il traffico dati, si scambiano continuamente tra loro aggiornamenti fondamentali che riguardano gli itinerari più efficaci per gestire il traffico sulle grandi reti. Ebbene, con attacchi mirati contro questi computer fondamentali possono provocare la loro messa in standbay per parecchie ore, con conseguenze immaginabili.