Le autorità federali statunitensi di Washington D. C. hanno ammesso la possibilità di non riuscire a implementare per tempo gli aggiustamenti relativi al problema dell’anno 2000, meglio noto come “millennium bug”. Per sopperire, si va organizzando una massiccia mobilitazione d’emergenza di tutto lo staff tecnico in ambito governativo per la notte del 31 dicembre, in modo da esser certi di non incorrere nell’interruzione di servizi fondamentali allo scoccare della fatidica mezzanotte.
Nei 120 uffici di polizia dell’area metropolitana, il personale sarà a disposizione per richieste d’emergenza di singoli e aziende locali, mentre ci saranno 21 “centri caldi” equipaggiati con riserve di acqua, cibo, e brandine per i tecnici. Altro personale sarà all’erta per intervenire ai semafori dei crocevia stradali più trafficati, mentre 175 addetti saranno a disposizione di cliniche e ospedali.
Tra i molti altri piani specifici allo studio per quelle ore notturne, la Chief Technology Officer responsabile per le strutture governative di Washington D. C. conferma che “una manciata si sistemi cittadini possono fallire temporaneamente”. Mentre il sindaco si affretta ad aggiungere che scopo della mobilitazione non è allarmare i cittadini, quanto, al contrario, assicurarli che le autorità locali hanno la situazione sotto controllo.