Alcuni analisti hanno reso noto che le suonerie per telefoni cellulari scaricabili da Internet creano un danno di circa un miliardo e mezzo di lire al giorno all’industria discografica. La britannica Envision, che ha collaborato con la International Federation of Phonographic Institutes, sostiene che il download e l’uso delle suonerie rappresenti un massiccio abuso della proprietà intellettuale. Secondo l’amministratore delegato di Envision, Ben Boppin, i siti che permettono il download di suonerie “opera nell’illegalità, non corrispondendo alcuna royalty alle case discografiche. Siamo di fronte ad un nuovo Napster”. Boppin ammette però che “non è facile quantificare il fenomeno: sappiamo ad esempio che una hit è scaricata circa 30.000 volte, e dunque potrebbero esistere centinaia di milioni di download illegali”. Envision ha censito e classificato tutti i siti che offrono gratuitamente il servizio e sarebbe pronta a distribuire la lista alle case discografiche. I reati commessi, secondo l’avvocato Clare Griffiths, esperto in proprietà intellettuali, sarebbero non solo di copia della suoneria, ma di “atto dispregiativo” se la suoneria è modificata rispetto alla canzone originale e “pubblica esecuzione” se il cellulare suona in luogo pubblico. Lo scorso anno la EMI ha citato in giudizio www.yourmobile.com: il sito ha evitato la causa da 100 miliardi di lire rimovendo i brani contesi e rendendoli disponibili via sms. Dopo la fine degli sms gratis dalla rete, è la fine delle suonerie?
27 Aprile 2001
Suonerie? Danneggiano l’industria discografica
Alcuni analisti hanno reso noto che le suonerie per telefoni cellulari scaricabili da Internet creano un danno di circa un miliardo e mezzo di lire al giorno all’industria discografica. La …