La RIAA, l’associazione americana degli industriali del disco, continua imperterrita la sua campagna invernale contro gli utenti che, a sua detta, sono troppo attivi nello scambio di file musicali nei sistemi P2P.
A sorpresa, invece, escono i dati del Digital Intelligence Centre, una società canadese indipendente, secondo i quali ad essere più piratati sono i film, rispetto ai file musicali, su reti come Kazaa o Morpheus.
La società canadese, che ha come scopo analizzare le frodi digitali su scala mondiale, pubblica sul suo sito i grafici delle sue scoperte a dir poco, sconcertanti.
Come dicevamo, infatti, chi è convinto che la musica sia il contenuto più scambiato illegalmente dovrà ricredersi.
Negli ultimi mesi, i film con il 46,1 % sono il contenuto più piratato, seguito dai libri elettronici con il 20,4 % e, terzi con il 13,9 %, i brani musicali.
L’analisi scende nel dettaglio e mette a nudo che il genere più scambiato tra i video è quello teatrale (58 %), seguito dal genere adulti (17 %), animazione (14 %), serie (6 %) e gay (1 %).
Ma quali sono i luoghi dove si compie tutto questo movimento di scambi illegali? Tra i più usati client della piattaforma Fast Track, la più frequentata di Internet, spicca Kazaa con una quota da monopolista, il 79,32 %, seguito da iMesh con il 13,77 %, Kazaa Lite con il 3,90 % e il 3 % di Grokster.