Quasi la metà di tutti i college e università statunitensi offre corsi al di fuori delle proprie aule scolastiche, tramite supporti audio-video o via Internet. Lo afferma uno studio diffuso dal Ministero dell’Educazione, il quale illustra come già tra il 1995 e il 1998 fosse cresciuto di un terzo il numero delle università che offrivano il “distance learning”. Lo scorso anno ciò interessava quasi l’80 per cento delle università pubbliche, mentre a livello di college si è passati dal 22 per cento del periodo 94-95 al 60 per cento del 97-98. Pur se l’indagine non comprende i dati relativi all’anno appena conclusosi, ogni istituto prevede di incrementare tali corsi nell’immediato futuro. Complessivamente, i diplomi di didattica a distanza offerti nel biennio 1997-98 sono stati oltre 1.200, cui vanno aggiunti altri “certificate programs”, in discipline quali computer science, finanza personale, giustizia penale. Nello stesso periodo, i singoli corsi a distanza offerti dalle varie istituzioni nazionali hanno toccato quota 54.000, per oltre un milione e mezzo di studenti iscritti.
Un esempio di successo è il programma via Internet attivato dallo scorso anno nel piccolo Limestone College di Gaffney, South Carolina, che a maggio diplomerà i primi 70 studenti. Gran parte di questi non hanno mai messo piede nel campus, la cui versione virtuale ha visto quest’anno l’iscrizione di oltre 1.700 studenti (appena 391 nel 1998). L’iniziativa ha preso il volo quando, all’avvio del semestre autunnale del 1998, la scuola di “liberal arts” decise di aprire i 17 corsi di studio in programmi aperti e integrati con le potenzialità del Web. Una struttura flessibile che, a detta degli stessi studenti, ha permesso loro di seguire agevolmente l’intero corso di studi.