Sono almeno due le copie della pellicola che sono state messe online sulla rete di scambi peer-to-peer BitTorrent. Intanto la Motion Picture Association of America (MPAA), che difende gli interessi degli studi cinematografici americani, persegue i siti Web che forniscono “tracker” che permettono download di file protetti dal diritto d’autore.
Secondo il sito Web Waxy.org, una copia della pellicola è stata inviata in Rete ancora prima che l’Episodio III fosse uscito nelle sale. Il film presentava una “marcatura temporale”, che suggeriva potesse provenire direttamente dalla fonte piuttosto che da uno spettatore capace di registrarlo in occasione di una anteprima. Intanto, su un popolare sito P2P, si potevano contare circa 16.000 persone in procinto di scaricare la pellicola.
E, dopo Internet, ecco i supporti informatici. Le autorità malesi hanno sequestrato copie pirata dell’ultimo episodio di Star Wars, “La vendetta dei Sith”, ad alcuni giorni dalla sua comparsa sugli schermi e in Rete.
La polizia e gli agenti del ministero del commercio hanno scoperto quasi 500.000 DVD pirata, incustoditi in un deposito vicino a Kuala Lumpur, secondo un portavoce ministeriale citato dall’agenzia di stampa nazionale Bernama.
Il sequestro, presentato come il più importante dell’anno, è stimato in 5 milioni di ringgit (1,32 milioni di dollari). Washington, non a torto pare, vede nella Malesia una delle principali fonti di produzione pirata di DVD, e ritiene che il paese realizzi più DVD illegali di quanti se ne potrebbero vendere negli Stati Uniti.