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Standard wireless per reti metropolitane: un panorama complesso

04 Marzo 2005

Standard wireless per reti metropolitane: un panorama complesso

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Con la comparsa di standard nazionali tra loro incompatibili, come il WiBro in Corea del Sud, la corsa all'interoperabilità wireless globale risulta sempre più lunga e faticosa. Intanto, il WiMax Forum tenta di ricucire gli strappi per garantirsi un buon futuro

Il WiMAX Forum è un’organizzazione senza fini di lucro composta da più di 200 membri, tra cui Intel, nata per facilitare la realizzazione effettiva delle reti wireless a banda larga basate sullo standard 802.16 dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers). Sta inoltre contribuendo ad accertare la compatibilità e l’interoperabilità delle apparecchiature di accesso wireless a banda larga.

Il WiMAX è invece, dal punto di vista concreto, una tecnologia standard-based che garantisce la connettività wireless a banda larga dell’ultimo miglio, come alternativa al cavo e alla DSL. È previsto che la tecnologia WiMAX sia inserita nei notebook e nei PDA entro il 2006, favorendo così la trasformazione delle aree urbane e delle città in “MetroZones” capaci di garantire accesso wireless a banda larga ovunque.

Con la comparsa di standard locali di comunicazione wireless, sviluppati cioè in modo indipendente da ciascun paese, però, il WiMax si trova oggi sempre più esposto a una concorrenza notevole, che potrebbe creargli non pochi problemi. I rischi d’incompatibilità tra i vari standard sono infatti reali. Ultimo esempio in ordine di data il WiBro (Wireless Broadband), lanciato dalla Corea del Sud.

Questa tecnologia di connettività a banda larga per onde radio sarà una realtà fin dal 2006. Messa a punto congiuntamente dagli industriali e dal governo coreani (le prime prove risalgono ad inizio 2002), il suo mercato è stimato in 3 miliardi di dollari entro il 2012. In pratica, WiBro si presenta come una tecnologia wireless appositamente realizzata per servire, a costo inferiore, le zone poco popolate per le quali non sarebbe possibile utilizzare la fibra ottica. Per questo fa concorrenza, dunque, direttamente al Wimax sviluppato, in particolare, da Intel nell’ambito del WiMax Forum.

Ma c’è qualche speranza che le apparecchiature WiBro e Wimax comunichino tra loro in un futuro prossimo? Anche se produttori e autorità della Corea del Sud si sono impegnati a fare comunicare gli equipaggiamenti WiBro e WiMax in futuro, nulla è ancora stato fatto per il momento. Tanto più che la sfida del WiBro è altamente strategica per la Corea del Sud, soprattutto per questioni d’indipendenza.

Questo paese asiatico, infatti, dispone di una delle reti di telecomunicazione più sviluppate al mondo, con più di 11 milioni di abbonati Internet a banda larga nel 2004, 36,6 milioni di abbonati alle società di telefonia di cui l’86% dotato di servizi 2,5G o 3G, e 18.000 punti d’accesso Wi-Fi. Grazie a questa tecnologia tagliata su misura, l’economia nazionale e i protagonisti locali del mercato si troveranno favoriti, mentre la rete di telecomunicazioni del paese continuerà a svilupparsi.

Non va dimenticato, inoltre, che il WiMax Forum ha iscritto, fra i suoi obiettivi prioritari, la creazione di uno standard unico che permetta l’interoperabilità tra lo standard 802.16 del IEEE e HiperMAN (High performance radio Metropolitan Area Network) creato dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute). Una sfida di più, dunque, per Intel e i circa 200 membri del WiMax Forum, sfida che non possono certo permettersi di perdere.

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