La notizia è stata data in questi giorni dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI).
La causa era stata avviata da Spike Lee nel 1999 contro Mercedita Kyamko, un operatore filippino che aveva registrato il nome di dominio spikelee.com per drenare traffico Internet verso un proprio sito pornografico.
L’operatore filippino, ha spiegato Edward Chiasson, l’avvocato canadese designato dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale per seguire il contenzioso, era in malafede. Secondo le regole in vigore, il nome di dominio sarà trasferito entro i dieci giorni successivi la sentenza, a meno che non ci sia un ricorso in appello.
Prima di Spike Lee, artisti come Madonna, Céline Dion e Eminem si erano già rivolti all’OMPI, e in tutti e tre i casi avevano riottenuto il nome di dominio basato sul loro nome.