Qualcuno le inventa per gioco o per interesse, circolano, hanno vita propria, si riempiono di particolari, ci crediamo, ma spesso sono bufale, fatti gonfiati leggende metropolitane. Dal traffico d’organi aI coupon digitale per un’insalata gratis da Mc Donalds. Se poi ci sta di mezzo la Rete ci crediamo ancora di più: è vero, c’è anche il sito. Non ci convinciamo – anche se non è una novità – che il virtuale può vivere anche da sé senza bisogno di un reale.
I giornali ci scrivono articoli, scatta il dibattito – quello superficiale dei media che non verificano o a cui fa comodo far finta di crederci – e poi tutto torna a tacere perché le leggende metropolitane sono cicliche. Questo di Hunting for Bambi – se come si spera si tratta dell’ennesima burla del Web – sarebbe davvero ben riuscita, una burla mediatica degna del miglior Luther Blisset che da noi si è guadagnata la prima pagina di Repubblica.
Non che noi umani non saremmo in grado di organizzare una tale bestialità come la caccia alla donna nuda, ma di tutta la storia qualcosa non convince e quelli di snopes – un sito dedicato alle leggende metropolitane digitali e non – stanno indagando. Non sono convinti, nonostante esista uno speciale giornalistico realizzato da una tv locale e pubblicato il 10 luglio scorso.
La notizia. A Las Vegas avrebbero aperto questo nuovo centro in cui uomini – equipaggiati con abbigliamento da caccia e fucili con proiettili di vernice – potrebbero, al costo di 10.000 dollari, effettuare delle battute di caccia per catturare donne nude libere nel bosco, da caricare poi come classiche prede sul camioncino, e di lì si lascia all’immaginazione se il gioco finisce o meno. Scatta ovviamente l’indignazione: “e poi l’America fa guerre in nome della democrazia e della diffusione dei diritti umani!”. Il commento è standard.
Vediamo perché snopes non ci crede. Già sembra strano che un proiettile, seppur di vernice, che viaggia a 320 km orari possa essere sparato a una persona nuda, sotto il seno secondo le regole, ma poi chi controlla? va beh che a Las Vegas si può tutto, ma fino a un certo punto. E comunque un semplice lividino sembra un po’ poco. Tutto il sito sembrerebbe – secondo snopes.com – una bella messa in scena per shockare, far parlare. O forse più semplicemente per fare pubblicità (geniale) a un sito che vende video hard, un nuovo genere pornobellico.
Come molti web-based business hoaxes (burle elettroniche), commenta snopes, il sito di Hunting for Bambi non fornisce informazioni per prendere contatti. La ipotetica azienda proprietaria, sarebbe la Real Men Outdoor Productions, il cui indirizzo corrisponde a un’altra azienda la cui licenza commerciale è stata revocata. Nessun numero di telefono, e sopratutto nessuna risposta alle e-mail per prenotare una caccia alla donna nuda. Nessuna risposta, ma sicuramente qualche cookie, vien da pensare. Comunque per ora lo status della notizia è ancora indeterminato, non si è certi che si tratti di un falso. E anche snopes potrebbe dilettarsi a definire false storie vere. Perché no? Noi comunque speriamo che sia falso.
Snopes avrebbe comunque già smascherato centinaia di bufale e leggende metropolitane (raccolte in un catalogo tematico che comprende voci come autos, business, coke, college, computer, crime, food, medical, legal, military, music, religion, weddings ecc). Un sito che vale davvero una visita, molto divertente, si ritrovano le vecchie leggende metropolitane e anche avvertimenti per le nuove bufale, aggiornate seguendo la cronaca e l’attualità.