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Smantellata in Vietnam una rete di call-girls online

26 Settembre 2002

Smantellata in Vietnam una rete di call-girls online

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Brutta fine per madame Huynh Thi Ngoc Quynh, una donna vietnamita di 36 anni.Organizzatrice della prima rete di call-girls su Internet è stata condannata a 8 anni di prigione. L’accusa …

Brutta fine per madame Huynh Thi Ngoc Quynh, una donna vietnamita di 36 anni.
Organizzatrice della prima rete di call-girls su Internet è stata condannata a 8 anni di prigione. L’accusa con la quale è stata condannata è di prossenetismo.

La donna era stata arrestata nell’ottobre dello scorso anno per aver messo in piedi una rete di call girls destinate soprattutto a stranieri e uomini d’affari.
Le ragazze dell’organizzazione venivano presentate su Internet come “indossatrici, attrici del cinema o hostess aeree”.
Anche tre complici della cyber-maîtresse sono stati condannati a pene che variano tra i due e i quattro anni di prigione.

La rete è stata smantellata dopo che la polizia vietnamita aveva colto in flagrante sei delle cosiddette “indossatrici” con clienti in hotel di Saigon e della città turistica di Vung Tau, che dista un centinaio di chilometri dal capoluogo.

Una volta portate in centrale hanno raccontato alle autorità di polizia di aver fatto pagare ai loro clienti, dei quali non è stata svelata l’identità, reclutati su Internet, “servizi sessuali” al costo di parecchie centinaia di dollari.

Da quando il Vietnam ha aperto le sue frontiere è cresciuto il numero di prostitute, tra professioniste e occasionali, fino ad arrivare alla cifra di 200-300 mila, secondo i dati degli esperti sociali.

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