Pochi strumenti di ricerca avanzata, poche sezioni di filtro automatico: i siti di commercio elettronico non hanno investito per sviluppare cataloghi intelligenti in grado di incontrare le esigenze degli utenti, che spesso non trovano ciò di cui hanno bisogno, come emerge in una ricerca dedicata ai motori interni dei siti di commercio elettronico.
La società di ricerca 37signals, per conto di eMarketer, ha verificato alcuni siti di commercio elettronico evidenziando dati poco positivi. L’indagine ha preso in considerazione siti americani molto frequentati come LL Bean, Lands’ End, KBToys.com, Crate & Barrel, Macy’s, BestBuy.com, MotherNature.com.
Il 92% dei siti presenta risultati accurati e pertinenti solo se si immettono parole chiave “perfette”, ma se l’utente è leggermente impreciso, il sistema stenta a soddisfare la ricerca. Le funzionalità sono molto poche. Soltanto alcuni siti permettono di approfondire la ricerca o fare ricerche avanzate.
Ormai il 54% degli utenti torna sul proprio sito di e-commerce di fiducia, ma questi disservizi sono un rischio anche in termini di perdita di clienti fidelizzati, come dimostrano i dati di una recente indagine di BizRate.com.