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Si vende meno musica in Francia: colpa (anche) di Internet?

27 Gennaio 2000

Si vende meno musica in Francia: colpa (anche) di Internet?

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Pirateria e download illegali sarebbero i colpevoli del declino delle vendite di prodotti musicali in Francia

Per la prima volta in 15 anni il mercato discografico registra infatti una battuta d’arresto: 114,7 milioni di album venduti nel 1999, contro i 118,4 dell’anno precedente. Questi i dati forniti dai rappresentanti della Universal Music France nel corso della maggior convegno internazionale di settore svoltosi nei giorni scorsi a Cannes. Anche le vendite dei singoli sono sensibilmente diminuite: dai 40 milioni del 1998 ai 36,4 milioni del 1999, meno nove per cento.

Nel suo complesso, lo scorso anno il mercato discografico francese – il quinto a livello mondiale, dopo USA, Giappone, Gran Bretagna, Germania – ha realizzato un volume d’affari pari a 7,4 miliardi di franchi (1,1 miliardi di euro) contro i 7,6 miliardi del 1998. Gli esponenti industriali sembrano non nutrire dubbi sui colpevoli del trend negativo: “pirateria domestica” da una parte, con singoli individui che copiano e distribuiscono i CD, dall’altra i file musicali illegalmente ottenuti tramite download via Internet

Soluzioni? Per ora ci si è proposto un balzello di 15 franchi sui CD vergini e la contemporanea riduzione del 20 per cento sulle tasse degli album venduti. Misure che dovrebbero scoraggiare non poco la pirateria casalinga. E quella su Internet? No comment – almeno per ora.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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