[Riproduciamo un articolo di Cole Nussbaumer Knaflic, di cui Apogeo ha pubblicato Data Storytelling, libro con tentativi di imitazione. Il post originale, how you would visualize hurricanes, è tratto dal blog storytelling with data.] Gli altri post della serie sono apparsi nel 2017 in data 19 ottobre, 26 ottobre, 8 novembre, 22 novembre, 6 dicembre, 20 dicembre e, quest’anno, 17 gennaio, 31 gennaio e 7 febbraio.
Qualche tempo fa ho ripreso dall’Economist un grafico sugli uragani negli Stati Uniti e invitato i lettori a rielaborarlo, per dirmi che titolo avrebbero usato per descriverlo al posto dell’originale Gli uragani in America sono diventati meno frequenti. C’è voluto tempo per scegliere le sessanta migliori proposte [che presentiamo nel corso di più articoli]. Questo è il grafico originale:
I lettori hanno inviato le proposte più diverse e creative. Qui ne mostriamo una parte.
Paul W.
Paul (LinkedIn) ha badato all’effetto estetico lavorando nel contempo per conservare l’analisi dell’originale, cui ha aggiunto una linea di tendenza sganciata dalla scansione temporale. Il suo risultato è consultabile su Tableau Public.
Raf M.
Raf (Facebook) ha condiviso dal Belgio la sua visione dei dati:
Rahul S.
Rahul (Twitter) avrebbe raccontato la sua analisi dei dati attraverso questi schemi:
Rebeca P.
Rebeca (LinkedIn) in sostanza ha suddiviso gli uragani in due categorie ed esaminato per ogni decennio frequenza e intensità.
Rob B.
Rob (Twitter) scrive:
L’Economist sostiene chiaramente che l’incidenza degli uragani più potenti sia cresciuta con il tempo, probabilmente per implicare che il cambiamento climatico peggiori le stagioni degli uragani sugli Stati Uniti. Non è che abbiano lavorato benissimo, dato che le linee di tendenza mostrano l’aumento degli uragani potenti ma la diminuzione del numero totale. Perché piuttosto non rappresentare la frequenza relativa degli uragani più gravi durante ciascun intervallo di tempo?
Si può consultare il suo lavoro su Tableau Public.
Presenteremo in altri articoli il resto delle soluzioni fornite dai lettori del blog di Cole Nussbaumer Knaflic. Se i lettori di Apogeonline vogliono cimentarsi nella sfida, possono inviarci il loro lavoro e relative considerazioni all’indirizzo [email protected]. Il dataset di partenza è scaricabile da Dropbox. Per aggiungere al dataset le informazioni 2017 bisogna fare riferimento al NOAA.]