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Servizi online in Europa

07 Ottobre 2004

Servizi online in Europa

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Sorprendono i risultati di un'inchiesta sull'uso di servizi online in Francia, Germania e Gran Bretagna. L'Italia a ruota

Una recente indagine svolta da TNS Sofres per Capgemini Francia sul tema dell’attitudine dei cittadini europei al governo elettronico in chiave comparata tra Francia, Germania e Gran Bretagna ha mostrato significative differenze nel grado di utilizzo dei servizi pubblici online.

Lo studio, giunto alla sua terza edizione, nasceva dall’esigenza di verificare l’interesse dei cittadini francesi verso l’e-gov, ma per ragioni di comparazione ha coinvolto anche tedeschi e inglesi e le loro attitudini e aspettative.

I francesi sono più propensi, secondo i risultati della ricerca, ad usufruire dell’e-gov rispetto ai britannici, mentre i tedeschi si piazzano sul gradino più basso. La fiducia negli e-servizi sta crescendo in Francia, mentre rimangono meno entusiasti tedeschi ed inglesi.

In generale, il 70% degli utilizzatori francesi di internet dichiara di aver visitato almeno un sito web pubblico negli ultimi dodici mesi. Questa percentuale cala in GB (47%) e crolla in Germania (37%, meno 17% rispetto agli stessi dati 2003).

Altri dati interessanti sull’uso di internet da parte dei francesi mostrano come i cittadini usino il web per risparmiare tempo e denaro (soprattutto relativamente a telefonate, e spedizioni postali o via corriere). Purtroppo rimane una forte barriera la conoscenza di quali servizi siano disponibili online e dove siano attivabili. I servizi di accesso al lavoro restano i più gettonati, seguiti da pagamento online delle tasse e telemedicina.

Esce in parallelo, in Italia, l’indagine Nielsen Netrating, su 2000 famiglie italiane e 4700 persone sopra i 14 anni d’età. Anche in questo caso, la ricerca di informazioni è alla base del collegamento ad un sito del Pubblico al pari dello scarico di moduli. Meno utilizzata la funzione di pagamento online di tasse e multe.

Da notare come il 25% dei giovani tra 14 e 17 anni utilizzino i siti pubblici come canali per esprimere un’opinione, contro l’8% delle persone tra 18 e 24 anni, il 3,5% tra 25 e 55 e il 2.3% degli over 55.

Il 62% degli italiani intervistati si dichiara abbastanza o molto soddisfatto del contenuto dei siti della Pubblica Amministrazione (anche se il 20% delle persone tra 18 e 24 anni si dichiara, invece, insoddisfatto). In generale vengono evidenziate come pecche della Pubblica Amministrazione online la difficoltà nel collegamento, nel trovare informazioni e la genericità dei contenuti in essa presenti.

Se ci si collega in Italia ad un sito pubblico, invece, lo si fa per il rilascio di documenti personali online, per la ricerca di lavoro (in ogni fascia di età con valori elevati attorno al 40%, tranne ovviamente tra i 14-17enni), e per i servizi sanitari online (in media così ha dichiarato il 50% delle persone sopra i 24 anni d’età).

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