Importante decisione di una corte d’appello di New York in tema di editoria elettronica e copyright. Nel caso che vedeva opposti la National Writers Union contro il New York Times e altri grossi editori, la sentenza finale ha stabilito che questi ultimi devono pagare un compenso agli autori per la diffusione elettronica dei loro lavori. L’editore non può cioè estendere automaticamente il proprio diritto al copyright stabilito per la carta stampata anche all’ambito online o digitale, dai siti Web ai CD-ROM, senza specifica autorizzazione dell’autore. Inoltre, anche chi fa il freelance (scrittori, musicisti, fotografi, artisti) deve venir retribuito a parte per la pubblicazione nei cosiddetti new media.
Secondo la National Writers Union, tale decisione avrà ampie ripercussioni nell’industria dei media statunitensi, dove la norma consiste nell’offerta di pacchetti contrattuali tutto compreso, con frequente penalizzazione degli autori (in particolare i freelance) nei confronti dei grandi editori. Dopo aver perso nel 1997 il primo round legale dello stesso caso, la National Writers Union, ma aveva fatto appello. Non è ancora chiaro se stavolta sarà il New York Times a far ricorso.