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Sempre duttile e versatile il pinguino

16 Ottobre 2003

Sempre duttile e versatile il pinguino

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Adattamenti di Linux trovano utile impiego in scenari d'emergenza e nell'etere radiofonico

Non si contano ormai i settori e le situazioni, in ogni parte del globo, in cui il sistema operativo alternativo trova spazio e applicazione. Con le annesse, ultra-necessarie, nuove opportunità commerciali. Ecco due esempi: nell’area di Cambridge, Massachussetts, i ricercatori dell’azienda locale Vanu hanno sperimentato con successo una tecnologia wireless capace di rimpiazzare l’intero sistema di comunicazione delle torri cellulari con un unico desktop computer. Tale tecnologia si è dimostrata essenziale nel caso di emergenze per black-out elettrici nonché alla portata di piccole comunità rurali. E il software che rende possibile tutto ciò (Vanu Software Radio TM) non è altro che una versione modificata di Linux. Anzi anzi, a proposito di emittenti radiofoniche, cresce il ricorso all’open source per la gestione di ogni tipo di trasmissioni, talvolta rendendola del tutto automatica.

Riguardo quest’ultimo scenario, Phil Hughes, editore di Linux Journal, appare assai fiducioso: “…è molto probabile che Linux possa garantire la piena automazione delle stazioni radio — un ulteriore passo verso la dominazione mondiale.” Oltre a delineare i particolari tecnici del caso, il suo recente articolo illustra il successo di un trend in chiara crescita. È quanto avviene, ad esempio, in Costa Rica con Radio for Peace International, dove la maggior parte del materiale viene prima prelevato su Internet, poi trasferito su mini-dischi e infine ritrasmesso nell’etere (a onde corte) con annunciatori che riempiono i buchi tra un programma e l’altro. Anche quelli dal vivo vengono pre-registrati su nastro prima di essere mandati in onda — il tutto ricorrendo a un sistema Linux appositamente adattato. Grazie a qualcosa di analogo, negli USA svariate emittenti locali vanno sperimentando con trasmissioni completamente in automatico (si cita Radio Paradise), meglio se direttamente via web/casting. In tal caso il “trucco” sta nell’immagazzinare tutti i programmi previsti sul computer e poi istruire quest’ultimo su tempi e scelte da rispettare. Ciò include musica, news, spot pubblicitari e qualsiasi altra cosa, comprese registrazioni digitali di annunci vari. E aggiunge Hughes, “si può anche dire al sistema di selezionare a caso i pezzi musicali da un archivio sonoro senza mai passare lo stesso prima di altre 27,5 ore.”

Ma, si chiede infine Linux Journal, ciò è forse sufficiente per giustificare l’arrivo di prodotti e tecnologie open source ad hoc? La risposta appare positiva, considerando tra l’altro l’esistenza di un mercato sempre interessato a pacchetti commerciali (costosi o meno). Un’efficiente automazione comporta tagli gestionali e garanzia di essere “on the air” 24 ore su 24, con annessa fioritura di inserzioni pubblicitarie, maggior risorsa di entrate sia per le emittenti medio-piccole o indipendenti sia per quelle più grandi. Ne consegue un altro settore di nicchia per le soluzioni open source, con punti di forza nel software stesso e nel relativo supporto tecnico. Quest’ultimo anzi è elemento cruciale per un’emittente: se il sistema va giù, occorre sistemarlo in tutta fretta. E qui è una faccenda di investimenti, e/o business model possibili. A livello minimo, “ciò significa dover chiamare un tecnico e aspettare che si faccia vivo in loco”, mentre all’altro capo “vuol dire avere uno staff in-house sempre disponibile per interventi immediati.” Comunque sia, il punto è che, ancora una volta, Linux offre un modello e una pratica decisamente importanti: risparmio economico, affidabilità tecnica, agilità di modifica.

L’esperienza di Vanu Software Radio dimostra invece le potenzialità di un ulteriore adattamento dello stesso software: la piena ed economica gestione delle comunicazioni d’emergenza — i canali riservati a polizia, ambulanze, vigili del fuoco — sullo stesso apparecchio usato dal sistema civile, eliminando la necessità di una rete separata per le comunicazioni wireless in caso d’emergenza. Secondo John Chapin, chief technology officer di Vanu, Inc., “La prima applicazione di questa tecnologia interessa le aree rurali, ma anche i grandi carrier ne vanno osservando da vicino le possibilità.” I ricercatori dell’azienda del Massachussetts hanno sviluppato e testato il software grazie a fondi stanziati dalla National Science Foundation (NSF), la quale finanzia per lo più innovazioni proposte dalla media e piccola imprenditoria con potenzialità per la commercializzazione. In tal senso, specifica un portavoce della NSF, “Quando l’industria telecom è crollata, la tecnologia di Vanu ha costretto gli operatori del wireless a considerare in maniera diversa la propria operatività. Quello di Vanu si è dimostrato un prodotto ideale per i cambiamenti che si rendevano necessari.”

Vanu Software Radio è il primo pacchetto in grado di operare in pieno come una stazione GSM (ormai lo standard per i cellulari digitali) usando unicamente software e server non specializzati. Accoppiato con processori Pentium, Linux garantisce tecnologia semplificata e costi ridotti. Come viene attualmente dimostrato sul campo in due aree decentrate del Texas, De Leon in Comanche County e Gorman in Eastland County. Al termine di questi due test, iniziati lo scorso giungo e in chiusura a inizio 2004, la tecnologia rimarrà in uso come infrastruttura cellulare.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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