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(Semi)libertà per le donne arabe sul Web

18 Agosto 1999

(Semi)libertà per le donne arabe sul Web

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In Arabia Saudita le regole sono ancora ferree per le donne: niente patente o viaggi da sole, scuole separate e sempre ultra-coperte in pubblico. Ma ora almeno possono navigare liberamente …

In Arabia Saudita le regole sono ancora ferree per le donne: niente patente o viaggi da sole, scuole separate e sempre ultra-coperte in pubblico. Ma ora almeno possono navigare liberamente sul Web, o quasi. Ciò grazie anche all’avvio di Laki-Anti, magazine quotidiano ad hoc realizzato all’interno di AwalNet, uno degli attuali 26 provider nazionali. Uno staff di sole donne ha messo insieme una serie di aree e link dedicati a moda, vita familiare, questioni religiose e quant’altro.

Ma soprattutto ci si occupa di questioni relative a tecnologia e Internet, dato che è impensabile per una donna locale rivolgersi ad un uomo per parlare o chiedere qualcosa al riguardo. Online, invece, tutto è più facile, e per parecchie di loro oggi è possibile collegarsi a Internet nelle molte ore che trascorrono in casa. È infatti dallo scorso gennaio che le autorità governative hanno dato via libera all’istituzione di provider locali. Prima di allora, si calcolava che circa 40.000 sauditi erano soliti chiamare in USA, Bahrein o Cipro per collegarsi, mentre ora si parla di 65.000 utenti nazionali che a fine ’99 dovrebbero almeno duplicarsi.

Con l’apporto di una efficace operazione di marketing, in breve tempo oltre 300 donne hanno sottoscritto abbonamenti ad AwalNet, non poche per scambiarsi o reperire informazioni professionali, accademiche, lavorative. Anche se, riporta il gruppo Human Rights Watch, pressoché tutti i Paesi i arabi hanno messo a punto dei “firewall” contro siti dall’esplicito contenuto sessuale oltre che, manco a dirlo, dai materiali politicamente “pericolosi”. Sembra confermato che in Bahrein e negli Emirati Arabi Uniti siano al lavoro esperti che monitorano i tentativi degli utenti nell’accedere a simili siti. Mentre altre fonti riportano che gli amministratori di scuole per ragazze vietano Internet nei propri istituti per gli scritti e le chiacchiere (soprattutto nelle chat room) in cui queste potrebbero imbattersi. È per questo che, suggerisce qualcuna ad AwalNet, in tali casi è sempre meglio navigare restando anonime….

Laki-Anti: http://www.lakianti.com/Week1/hernews.html

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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