Molti fedeli scozzesi non vogliono più assistere alle funzioni religiose, apportando una strana e inaspettata motivazione: sono scandalizzati e preoccupati per la proliferazione delle antenne dei cellulari sui campanili delle loro chiese, secondo quanto riportato in un articolo del Sunday Times. Non serve a niente che le antenne siano accuratamente nascoste o addirittura camuffate da alberi per non offendere la suscettibilità dei rigorosi fedeli: gli attenti scozzesi non sono ingenui e proprio non gradiscono antenne sulle loro “kirk” (chiese). Sono già 30 le chiese che hanno accettato la proposta di compagnie come Vodafone e Orange di istallare antenne in cambio di 10.000 sterline all’anno (pari a circa 31 milioni di lire), ma questo tipo di contratti trova l’opposizione crescente dei fedeli. Agli annunciati boicottaggi degli ambientalisti, che si preoccupano della salute del corpo, si aggiungono i boicottaggi dei fedeli più conservatori, che si preoccupano, invece, della salute dell’anima. I prelati della chiesa scozzese hanno risposto che non ci sono prove che le radiazioni delle antenne siano un danno per la salute fisica dei fedeli e in cambio apportano molti benefici (economici) alla comunità religiosa. Il curioso episodio mostra un altro aspetto della discussione che coinvolge il rapporto fra la religiosità e l’onnipresente telefonia cellulare. Come antecedente, si può ricordare il caso di una chiesa nel cui ingresso un severo monito imponeva ai fedeli di spegnere i cellulari perché “non sono necessari per parlare con Dio”.
07 Settembre 2001
Scozia: niente antenne sulle chiese
Molti fedeli scozzesi non vogliono più assistere alle funzioni religiose a causa delle antenne dei cellulari.