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Scoperto in Nuova Zelanda un giudice che guardava film porno su Internet

22 Febbraio 2002

Scoperto in Nuova Zelanda un giudice che guardava film porno su Internet

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Tutti prima o poi danno una sbirciatina ai siti con le donnine provocanti, ma se lo fa un giudice dell’Alta corte neozelandese diventa uno scandalo, soprattutto se lo fa durante …

Tutti prima o poi danno una sbirciatina ai siti con le donnine provocanti, ma se lo fa un giudice dell’Alta corte neozelandese diventa uno scandalo, soprattutto se lo fa durante le ore di lavoro e viene scoperto dai superiori.

L’onorevole Robert Fisher, così si chiama il magistrato, ha riconosciuto di aver guardato da più di un anno film porno utilizzando i computer del tribunale durante circa 90 minuti su un periodo di due settimane (accidenti che precisione!).

Malgrado il magistrato si sia scusato e pur avendo promesso di non rifarlo più, il caso ha imbarazzato il governo e i vertici giudiziari.

Il ministro della giustizia, la signora Margaret Wilson ha dichiarato che il governo lascerà al giudice la scelta se dimettersi o no, dopo aver considerato che non ha compiuto nulla di veramente illegale.

Il Primo ministro, Helen Clarke aveva stimato che fosse nell’interesse pubblico che proprio i rappresentanti della giustizia difendessero certi valori.
Anche se non gli si può chiedere di essere dei santi, ha dichiarato la premier neozelandese, ci sono “alcuni campi dove non si devono avventurare alla leggera”.

Tutti gli impiegati devono sapere che numerosi altri di loro sorvegliano da vicino le consultazioni che avvengono su Internet, ha aggiunto la Clarke.

Alcuni però hanno chiesto le dimissioni del magistrato per rispetto alla giustizia.

In questa vicenda si è inserito il dirigente di un istituto di ricerca, Bruce Logan del Maxim Institute.
Secondo lui è curioso che il giudice venga condannato dalle organizzazioni femministe che, nello stesso tempo, spingono verso una depenalizzazione della prostituzione in Parlamento.

Il curioso, secondo lui, sta nel fatto che al giudice sarebbe permesso di frequentare prostitute, ma condannato se guarda donne nude su Internet.
Un bel busillis…

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