Si è aperta la caccia ai cybertruffatori e ai loro siti.
Per scoprirli su Internet molti paesi hanno collaborato per smascherare 1600 siti Internet fraudolenti.
Per ora i siti scoperti hanno ricevuto mail di avvertimento e saranno bloccati se non cambieranno il loro contenuto.
È un’azione senza precedenti che è stata organizzata su Internet da molti organismi governativi e associazioni di consumatori.
Durante la settimana dal 28 febbraio al 5 marzo alcuni “investigatori”, reclutati per posta elettronica in 28 paesi, hanno navigato su Internet ricercando lotterie illegali, false offerte d’impiego, truffe del tipo a “piramide” e altri siti che offrivano un arricchimento rapido.
La Commissione federale per il Commercio degli Stati Uliti ha annunciato che sono stati recensiti su Internet più di 1600 siti in odore di frode, grazie alla collaborazione internazionale.
I paesi che hanno partecipato a questa “caccia al truffatore”, oltre agli Usa, sono l’Australia, l’Austria, il Belgio, il Cile, il Canada e la Norvegia.
Le informazioni raccolte sono state subito inviate a un sito segreto realizzato dall’FTC americana, che ha avuto l’incarico di selezionarle.
Ai siti riconosciuti come veicolo di truffe sono stati inviati messaggi di posta elettronica.
Sul contenuto, poi, verrà fatto un controllo per verificare se è stato cambiato.
Se l’avvertimento venisse ignorato potranno essere chiusi dalle autorità.
“Noi vogliamo che sappiano – spiegano alla FTC per bocca di Jodie Bernstein, direttore dell’ufficio per la protezione dei consumatori – che il mercato senza frontiere di Internet non è una zona franca”.
Per maggiori dettagli consultate il sito della FTC all’indirizzo http://www.ftc.gov/opa/2000/03/rich.htm
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