È possibile che da qui a dieci anni il mondo dell’informatica personale sia completamente diverso da come lo abbiamo vissuto a cavallo di questo secolo e quello scorso, dando per scontate cose che con grande probabilità non lo saranno affatto o non lo saranno più.
Lo si capisce leggendo l’insieme di due interviste concesse da Horace Dediu della società di analisi di mercato Asymco al sudcoreano Chosun Daily e all’edizione britannica di MacUser. Ecco una parte della risposta a una domanda sui limiti di crescita di iOS nel mercato mobile e di Mac tra i personal computer:
The market for mobile phones is approximately 5.5 billion connections, perhaps 5 billion users. The iPhone has approximately 300 million installed base. I consider a base of 1 billion users to be a minimum for continuing participation in this market long term. […] The PC market will still exist 10 years from now but, similar to the mainframe market, it will be hard to notice. […] Applications for PCs are not an area of investment for any significant pool of capital. Development has moved almost entirely into mobile or web. Therefore, as the PC is now a commodity product, the best performers are those who can capture a larger margin. Those margins should be subsequently be invested in new platforms. PC vendors who neither capture margin, nor invest in new platforms are strategically insolvent.
Si capisce che le posizioni di mercato di oggi siano tutt’altro che consolidate. Anche che i giochi saranno finiti nel giro di relativamente poco tempo: le piattaforme “emergenti” alternative ad Android devono mostrare significativi progressi in fretta.
E chi riesce a immaginare un mercato dei personal computer di cui sia difficile accorgersi? Davvero, c’è chi si aspetta un ritorno, in qualche modo oscuro da intuire, al monopolio degli anni novanta. Che invece si allontana sempre più.