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Scommesse online e info-tech nei campus USA

27 Settembre 1999

Scommesse online e info-tech nei campus USA

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Pur essendo state dichiarate illegali, gioco d’azzardo e scommesse online continuano a proliferare negli Stati Uniti, soprattutto a livello giovanile. Secondo alcuni responsabili di college, questo va anzi rapidamente affiancando …

Pur essendo state dichiarate illegali, gioco d’azzardo e scommesse online continuano a proliferare negli Stati Uniti, soprattutto a livello giovanile. Secondo alcuni responsabili di college, questo va anzi rapidamente affiancando la diffusione dell’alcol quale problema numero uno nei campus studenteschi. Sta diventando particolarmente popolare fare scommesse su eventi sportivi, grazie anche alla facilità e all’anonimato garantite in questo caso da Internet. Gran parte degli studenti non sa o non si rende conto del fatto che simili comportamenti sono ormai fuorilegge in molti stati dell’Unione. Lo stesso dicasi delle telefonate dirette al medesimo scopo. Anche se ovviamente ciò non ha grande effetto su quei siti che operano al di fuori del territorio statunitense. Ed è spesso difficile isolare il problema all’interno del campus, poiché gli studenti hanno libero accesso ai computer dislocati ovunque, dai dormitori ai laboratori di ricerca. Oltre alla comune pratica di Internet, gli esperti ritengono che il “gambling” online attecchisca soprattutto a livello di college perchè gran parte degli studenti provengono da famiglie facoltose.

In ogni caso, l’informatica rimane elemento “molto importante” per il curriculum scolastico. Lo conferma un sondaggio condotto su 3.000 studenti della California State University, i due terzi dei quali sarebbero disposti a pagare anche 10 dollari in più al mese pur di vedersi garantito maggiore accesso all’info-tech e consentire frequenti upgrade dei computer. Il 15% ne sborserebbe di tasca propria anche più di 20 al mese, mentre la California State Student Association rimane invece opposta all’idea di un simile fondo supportato dagli stessi studenti. Forse, vedi sopra, temendo un impiego un po’ troppo sconsiderato delle risorse tecnologiche?

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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