Martedì scorso, molte centinaia di stazioni radio online americane si sono spente.
Una forma di protesta contro le differenze sui pagamenti inerenti la diffusione su Internet della musica e dei messaggi pubblicitari.
Il nocciolo della questione è dovuta alla richiesta dell’Association of National Advertiser (ANA) di ritirare dalla programmazione radiofonica Web, gli annunci commerciali concepiti e diffusi una prima volta sulle onde radio convenzionali.
A meno che, i Web-diffusori non si impegnino a compensare, finanziariamente, gli attori che vi hanno partecipato.
Una richiesta irricevibile per la maggior parte degli operatori radio online che, per il momento preferiscono appoggiarsi a una soluzione tecnologica, per regolare questa questione: la soppressione automatica degli annunci in programmazione e la loro sostituzione con musica.
Una soluzione, certamente provvisoria, che farà piacere soprattutto agli ascoltatori. E se la importassimo sulla televisione?