Che la scienza, insieme con la tecnologia, sia uno dei fattori di cambiamento più importanti, lo si dice così spesso che sembra diventato una banalità. Ma a guardare la qualità dell’informazione scientifica che arriva al “grande pubblico” attraverso i mezzi di comunicazione, non solo tradizionali, l’impressione va corretta: le informazioni che ci arrivano non sono poi molte, e quelle che ci arrivano non sono sempre molto corrette. Basta seguire qualche discussione su temi come l’energia, l’ambiente, le biotecnologie o la genetica per convincersene. La banalità sta tutta nelle opinioni che si scontrano, spesso più ideologiche che non informate o argomentate.
Se la questione sembra troppo importante per lasciar correre, una spinta alla riflessione sui modi, i tempi e le forme della comunicazione della scienza arriva dalla Rete: un gruppo di voci che si definiscono innanzitutto per la frequenza degli spazi digitali (ma anche per l’appartenenza o la contiguità al mondo della ricerca) si ritrova a ragionarne il 17 maggio a Milano, nella sede della Scuola Politecnica del Design (Via Ventura, 15). Che ci sia qualcosa di nuovo nell’aria si indovina anche dalla modalità scelta per l’incontro, definito “un ibrido tra un BarCamp, un evento classico e un Pecha Kucha”. E anche la sede ha un suo fascino, in una zona di Milano che si sta riqualificando, con una forte presenza di aziende e organizzazioni nel campo dell’arte e del design.
Sci(Bzaar)Net è il nome dell’evento, Bzaar il gruppo che ne è all’origine, Gianandrea Giacoma l’ideatore: lo abbiamo incontrato in Apogeo, dove è venuto a raccontarci l’iniziativa. Potete sentire direttamente la sua voce qui sotto. Maggiori informazioni sull’evento si trovano sul sito di Sci(Bzaar)Net: l’idea, l’evento e i partecipanti.