La crisi della new economy sui mercati, nella borsa e negli scarsi finanziamenti, si sta sentendo all’interno delle imprese in termini di licenziamenti, ma anche in ribassi di stipendi.
A farne le spese di quest’ultimo aspetto, sono i quadri che lavorano nelle tecnologie dell’informazione che, per la prima volta dal 1985, si sono visti decurtare gli stipendi dall’inizio dell’anno.
Lo rivela uno studio della Janco Associates, che indica tra le cause la crisi energetica in California. Il rallentamento economico resta sempre la ragione principale che influenza le retribuzioni dei quadri alti, riducendo la domanda di personale e riducendo le performance di quelli già assunti.
Lo studio, infatti, tiene conto di tutta la retribuzione, inclusi il salario base e tutti i benefici accessori.
Se questi ultimi calano in ragione della crisi, il salario base tende a salire, riducendo lo scompenso.
I quadri alti, il cui stipendio dipende in larga parte dalle performance, dunque, risultano i più colpiti.
Secondo la ricerca, infatti, sarebbero i responsabili delle tecnologie dell’informazione (CIO) delle grandi aziende i più duramente colpiti.
Se si prende come riferimento la remunerazione che offrono le aziende per attirare i migliori candidati a questo posto, ci si rende conto che è scesa del 37 %, passando da 434.416 dollari a 317.699 dollari.
Tendenza diversa se si scende nella scala gerarchica delle imprese.
Infatti, sempre secondo Janco Associates, i responsabili dei servizi tecnici delle grandi aziende sono passati dai 89.518 dollari ai 128.587 dollari, con un aumento del 30 %.