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Scende il Mobile e sale l’Entertainment

29 Novembre 2002

Scende il Mobile e sale l’Entertainment

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Una ricerca della nota società Forrester Research indica una flessione delle vendite di dispositivi mobili per comunicare a fronte della decisa crescita del già prospero mercato dell'elettronica consumer per l'intrattenimento.

Lo studio, riferito al mercato dell’Europa occidentale, illustra un calo significativo nell’acquisto di dispositivi che rientrano nel settore del mobile. Dai telefoni ai palmari.

Il 76% delle famiglie possiede un telefono cellulare e si riscontra una certa resistenza a comprare prodotti di nuova generazione o con funzionalità innovative come ad esempio la possibilità di scattare fotografie.

Gli altri dispositivi mobili come i palmari e i player Mp3 dimostrano una crescita decisamente poco interessante, anche i prodotti di nicchia, nelle loro nicchie sono abbastanza fermi. Tra questi ultimi i sistemi Gps che avevano visto una prima fase di fortuna.

Questi sono i risultati che emergono da uno studio di Forrester Research che sostanzialmente evidenzia come i consumatori del Natale 2002 stenteranno a comprare il cosiddetto wireless e come invece nel settore dell’elettronica di consumo preferiranno orientarsi su prodotti diversi. C’è infatti una frenata sulla insaziabile voglia di nuove tecnologie per comunicare e un rialzo delle tecnologie di entertainment.

I consumatori non hanno interesse a comprare un cellulare nuovo in sostituzione di quello ancora più che funzionante anche se un po’ superato e tanto meno sono pronti a cambiare il proprio palmare per un modello successivo. Desiderano invece masterizzatori, lettori DVD, fotocamere e videocamere digitali, lettori mp3.

Addirittura i DVD sono entrati ormai nel 27% delle case degli europei, tutto sommato in pochi mesi. Il 14% delle case ha un vero e proprio DVD, il 18% un sistema che lo incorpora come per esempio la playstation o il PC.

Forrester guarda più lontano e sottolinea che questo trend continuerà nei prossimi mesi. L’autore della ricerca afferma che “i consumatori vogliono prendere parte alla creazione dei contenuti”. Alvin Toffler ci consegna un neologismo che torna utile in questa fase, cioè il termine prosumer nato dalla fusione tra producer e consumer (o come altri hanno definito sintesi tra professional e consumer). L’8% dei consumatori afferma infatti che desidera comprare uno scanner, un masterizzatore o una macchina foto digitale più di ogni altro articolo di elettronica nel prossimo anno. In sostanza desiderano creare, elaborare e conservare contenuti digitali audio, video, foto.

Ma nel frattempo gli operatori telefonici, come è stranoto, attendono il lancio della 3G e la diffusione del GPRS (in America del Wi-Fi) pensando ovviamente solo ai dispositivi mobile. Forrester avverte di focalizzare solo su due segmenti di consumatori perché in Europa i cellulari hanno raggiunto ormai da più di sei mesi il livello di saturazione del mercato. L’unica cosa che funziona sono gli sms, tutto il resto gli utenti non hanno ancora voglia di pagarlo (o non possono, pensiamo che 190 milioni di utenti europei di cellulari hanno meno di diciassette anni).

Forresetr indica due segmenti su cui si può ancora lavorare. Le ragazzine, che sono le più attratte da dispositivi multimediali di comunicazione che permettano di condividere non solo testo e di modalità di intrattenimento interattivo. Circa 27 milioni di utenti potenziali.

L’altro segmento, circa 29 milioni di utenti potenziali, è quello dei professionali che usano la tecnologia per meglio organizzare il lavoro, gestire efficientemente le relazioni. Essi, soprattutto in alcuni settori innovativi, devono apparire all’avanguardia sul lavoro. Loro adotteranno le nuove tecnologie mobili, anche perché di solito paga l’azienda.

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