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Sarebbero 17 milioni gli americani pentiti del P2P

06 Maggio 2004

Sarebbero 17 milioni gli americani pentiti del P2P

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Eppure il numero di utenti che scaricano file via Web continua ad aumentare. A tutto vantaggio delle reti di scambio più recenti come BitTorrent

Secondo un sondaggio telefonico realizzato dall’istituto di ricerche Pew Internet and American Life (PIAL) e ComScore MediaMetrix tra 1.371 adulti, quasi 17 milioni di navigatori americani (il 14% delle persone interrogate) avrebbero abbandonato il download illegale di musica online. Una notizia che entusiasmerebbe la RIAA (Recording Industry Association of America) non fosse che, paradossalmente, il numero di internauti dediti al download di file audio protetti da diritto d’autore è passato da 18 a 23 milioni rispetto a fine 2003.

Eppure, secondo il PIAL, le campagne giudiziarie della RIAA contro i navigatori irrispettosi dei diritti d’autore danno dei risultati. L’istituto di ricerca ritiene che quasi 6 milioni di internauti abbiano messo fine alle loro pratiche illegali, questo in seguito alle prime citazioni in giudizio dell’associazione incaricata di difendere gli interessi dell’industria del disco americano.

Particolarmente interessati dal fenomeno del P2P gli uomini dai 18 ai 29 anni che dispongono di un collegamento Internet a banda larga. Ma le azioni della RIAA manterrebbero lontani dal P2P il 60% degli utenti, mentre il 38% scarica comunque meno file rispetto al passato.

Kazaa è il servizio che ha probabilmente sofferto maggiormente la politica della RIAA. Aveva circa 35 milioni di utenti nel giugno 2003, scesi a poco più di 20 milioni nel febbraio 2004. A guadagnarci sono i servizi recenti e poco conosciuti come BitTorrent, una rete P2P apparsa alla fine dell’anno scorso che conta ormai circa 400.000 utenti.

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