In quasi tutti i paesi esiste una percentuale di software in circolazione piratato. In alcuni, però, la pirateria supera il tasso fisiologico e diventa un vero e proprio paradiso della copia illegale.
È il caso della Romania, ex paese del blocco sovietico dove circa il 70 % dei software utilizzati nel 2001 era piratato.
Una percentuale che piazza questo paese nei primi posti in Europa centrale e dell’est per la percentuale di pirateria informatica, come sottolinea Dan Nica, ministro delle Comunicazioni.
“Questa forte percentuale di pirateria – dice il ministro – tocca duramente l’economia rumena, perché nessuno verrà a investire in un paese dove il suo lavoro non è riconosciuto”
Secondo Dan Nica, il mancato guadagno per i fabbricanti di software si è accresciuto, passando dai 12,12 milioni di dollari a 20,9 milioni di dollari nel 2001.
“La pirateria asfissia nello stesso tempo i produttori rumeni di software e impedisce la creazione di impieghi nel settore”, ha aggiunto il ministro.
Dan Nica ha anche deplorato la proliferazione delle frodi su Internet, un filone “che piazza la Romania sulla lista nera dei paesi da evitare nel commercio elettronico”.