Audio di qualità tipo CD per le emittenti in FM. Titolo del pezzo e nome dell’artista che appaiono su un mini-monitor dello stereo mentre la musica va. Buoni sconto per i concerti inviati via e-mail dal DJ che cura la programmazione. Queste solo alcune delle meraviglie che il digitale sta per portare anche nell’ambito delle trasmissioni radiofoniche. Almeno così garantiscono diverse società che, a partire dagli Stati Uniti, da tempo lavorano alacremente all’integrazione del digitale con l’etere radiofonico. Un’industria che, secondo il presidente di Lucent Digital Radio, “non ha conosciuto miglioramenti tecnologici a partire dall’introduzione delle FM negli anni ’40.”
Obiettivo di fondo è consentire, grazie all’ampiezza di banda del segnale digitale e alle nuove funzionalità del linguaggio informatico, la trasmissione di musica digitale di alta qualità e di altri dati in contemporanea con la comune programmazione. Perchè è chiaro che la regola generale da rispettare è non provocare alcun danno alla corrente struttura radio di tipo analogico in vigore da decenni. Anche se è ovvio che occorreranno apposite riceventi (probabilmente più costose del 15-30 per cento), le comuni radioline continueranno a funzionare normalmente. Altro motivo per cui si ritiene che gli utenti si avvicineranno con molta gradualità alla radio digitale, non prima di diversi anni. Nel frattempo, si sperimentano le apparecchiature e si lavora agli standard comuni, con le emittenti commerciali che iniziano a metter da parte i 100-200.000 dollari necessari per l’upgrade del prossimo futuro.