È stato rinviato di due settimane lo sciopero degli utenti Internet israeliani contro il caro-tariffe. Previsto per il 13 agosto scorso, l’azione è stata postposta per via di un nuovo piano tariffario tempestivamente presentato dalla azienda telefonica nazionale Bezeq. Questa aveva previsto un incremento sia dell’abbonamento telefonico di base sia delle connessioni a Internet, finendo con il penalizzare in particolare gli utenti più assidui. Nello specifico, si prevedeva di aumentare del 50 per cento i costi del “frame relay”, il che avrebbe significato costi proibitivi per piccole aziende, centri comunitari, scuole.
Della faccenda si sta occupando anche la commissione scientifica del parlamento nazionale, la Knesset, mentre secondo la stessa Bezeq almeno il 60 per cento degli attuali utenti Internet non subirà aumenti per via del nuovo piano tariffario. Motivo? I navigatori rappresentano appena il tre per cento delle chiamate complessive effettuate sul territorio d’Israele.