Il disegno di Legge sull’editoria online, che ha alimentato le proteste di milioni di utenti, sarà sicuramente corretto. Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, è intervenuto prontamente sia sul suo blog che a mezzo stampa per sottolineare l’errore.
«L’allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato: il disegno di legge sull’editoria, proposto dalla Presidenza del consiglio e approvato una settimana fa in Consiglio dei Ministri, va corretto perché la norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive», ha sottolineato Gentiloni. «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità (come ha fatto anche Di Pietro sul suo blog) per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri».
Secondo il Ministro la nuova legge avrebbe dovuto solo confermare le norme esistenti, che prevedono ormai da sei anni la registrazione delle sole testate giornalistiche online che vogliono accedere ai contributi della legge sull’editoria – e sono caratterizzate da periodicità. Insomma, se è accettabile applicare ai giornali online le norme in vigore per i giornali cartacei, sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog.
«Il testo è troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato», ha concluso il Ministro.