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Rhythm Science: l’arte del remix creativo

20 Giugno 2005

Rhythm Science: l’arte del remix creativo

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DJ Spooky insegna e Lessig conferma: la cultura libera può fare davvero grandi cose!

Ritmo. Scienza. “Scienza del ritmo”. Oppure? Il ritmo della scienza. Anzi, Myth Science. Mix, rip, burn. “Creare arte dal flusso dei sentieri culturali.” La di quelle stesse immagini, suoni e tecnologie che ci bombardano ogni istante, qui e ora. Per rimpastarle in perfetto stile libero. Sperimentare. Giocare. Vedere l’effetto che fa, se e quando ci lascia andare al flusso postmoderno. Sampled culture. Arte concettuale, pop-art, follie da DJ purosangue.

Alt! Che roba è? “La storia di come la libertà consentirebbe di costruire un’arte e una cultura migliori”, puntualizza Lawrence Lessig sul retro di copertina. Gia perché trattasi proprio di un libro (libro?), con CD allegato, in cui Paul D. Miller, altrimenti noto come “DJ Spooky that Subliminal Kid” o anche solo “DJ Spooky”, ci offre questa “esplorazione della fredda logica della superficie”, come segnala l’apertura della A-Side del pacchetto. Dove riflette e condivide, senza filtri, le sue idee a cavallo tra arte e musica, sampling e remixing. Un percorso letterario che insieme alla B-side, va seguito ascoltando la C-side, l’indispensabile audio companion: un cocktail sornione ma esplosivo tra ambient music, rap, hip-hop, electronics. Fruscii. Poesie. Da Luciano Berio e Debussy a Patti Smith e Gertrude Stein, con voci distorte o meno. E chi più ne ha più ne metta.

In tutto 130 pagine, verdine con inchiostro marrone, copertina con un buco al centro per tenere il CD (o lanciare il tutto a mo’ di frisbee). Dove DJ Spooky si conferma come artista in prima linea nell’uso della tecnologia per il remix artistico-culturale. Pubblicata inizialmente nella primavera 2004 per i tipi di MIT Press, l’opera sta avendo un ottimo rilancio in USA sulla scia dell’acceso dibattito intorno a musica digitale e proprietà intellettuale online. Non a caso Miller è un convinto sostenitore del peer-to-peer, che considera strumento ideale per “ampliare la collaborazione tra gli artisti” e “esporre il pubblico alla cultura del remix”. Oltre che, manco a dirlo, grande fan delle licenze Creative Commons, “perché offrono alla gente quegli strumenti necessari per portare un po’ di sensatezza nell’attuale sistema”.

Scopo preciso del libro, ha anzi chiarito lo stesso autore in un’intervista apparsa su Wired News, è quello di “dare luce all’intero processo del DJ… di come sia possibile avere questo tipo di cultura condizionata a livello tecnologico”. Il tutto raccontato in prima persona, non dai soliti critici o esperti. E i problemi legali connessi alla sua (o altrui) attività basata sul sampling? Ecco la riposta di Miller: “Io faccio il sampling per un sacco di cose. La strategia, ovviamente, è quella di renderlo irriconoscibile. Ciò vuol dire che il sampling deve essere l’equivalente di quando strappi il conto della carta di credito prima di buttarlo via. Io metto insieme certi suoni e li riduco in piccoli pezzi onde renderli irriconoscibili, come fosse impossibile rintracciarne l’identità del titolare della carta di credito. In entrambi i casi, però, possono venire a cercarti [per infrazioni al copyright]”. Aggiungendo che “…nel mio libro ho trovato materiale audio basato sui miei autori preferiti, rimescolandolo in modo che tutto sia chiaro e limpido, pagandone anche le regolari royalty”. No problem, almeno per questa volta.

Ovviamente, anche il relativo sito è tutto un programma, con brevi recensioni, annotazioni varie e finanche una foto dell’autore. A conferma della poliedricità e degli stimoli a tutto campo che danno vita simili operazioni. Incluso il coinvolgimento dello stesso DJ Spooky nella produzione del catalogo di “Sonar”, uno dei maggiori festival di musica elettronica in Europa. E il fresco successo statunitense del nuovo album realizzato insieme al rapper Chuck D e al batterista degli Slayer, Dave Lombardo.

In definitiva: “Rhythm Science” è davvero un pamphlet irresistibile, graficamente accattivante, dotato di ottime qualità sensuali e intellettuali, ben oltre la comune concezione dell’opera editoriale. Un’esplorazione sui generis nella genealogia della scienza del ritmo, con una soundtrack tutt’altro che scontata come farebbe supporre un primo, superficiale ascolto. E dove anche il design ha la funzione specifica di vettore grafico: “la traduzione di pensieri, immagini e ritmi di DJ Spooky nel nostro medium”. E siccome l’arte del remix interessa sempre più soggetti, in ogni ambito artistico-culturale, non resta che seguire l’esempio e darci sotto. Tenendo a mente uno dei motti cruciali dell’intero progetto-lavoro: “Cerca sempre di creare nuovi mondi, nuovi scenari, quasi ad ogni istante di pensiero”.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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