Un altro caso di censura su Internet, denunciato da Reporters sans Frontières (RSF): questa volta arriva dal Marocco.
RSF, infatti, ha chiesto di togliere il blocco al sito Internet del periodico marocchino Rissalat Al Foutouwa, organo della sezione studenti dell’associazione islamica Al-Adl Wal Ihsane.
Un blocco che l’associazione di giornalisti ritiene ancora più incresciosa, perché il Marocco è uno dei paesi che non impone alcuna restrizione riguardo l’accesso a Internet dei suoi cittadini.
Secondo RSF, l’accesso al sito è impedito dall’inizio di aprile, come il sito dell’associazione e del suo capo.
La libertà di stampa, ha dichiarato RSF si applica a tutti i media, quale che sia l’orientamento politico o religioso, a meno che non diffondano idee razziste, discriminatorie o non chiamino alla violenza.
L’associazione dei giornalisti ha chiesto al ministro degli interni marocchino di intervenire perché cessino le pressioni sulle tipografie e i distributori delle pubblicazioni dell’associazione islamica.
Queste pressioni, dicono ancora i responsabili di RSF, hanno costretto l’associazione a interrompere da un anno la pubblicazione del proprio periodico e da aprile quella del periodico Rissalat Al Foutouwa.