Real Networks, produttore del sistema di streaming audio-video noto sotto i vari nomi di RealMedia, RealAudio e RealVideo, ha ottenuto un primo successo legale contro Streambox per presunte infrazioni al copyright proprietario. Quest’ultima ha realizzato e diffuso “Ripper”, programma che tra le altre opzioni consente la conversione dei file RealMedia in altri formati. Ciò grazie ad un’operazione di “reverse-engineering” dei protocolli originali. Secondo Real Networks non si tratterebbe altro che di uno strumento atto a favorire la pirateria. Invece la Electronic Frontier Foundation, storica associazione a difesa della libertà d’espressione online, ritiene che il software della Streambox abbia diversi usi pienamente legittimi, consentendo giustamente all’utente di poter scegliere quali formati usare, incluso relativo passaggio da uno all’altro.
L’ingiunzione del tribunale favorevole a Real Networks è stata concessa sulla base del cosiddetto Digital Millenium Copyright Act, suscitando altre preoccupazioni nell’ambito dei diritti civili. Sempre secondo la Electronic Frontier Foundation, infatti, tale legislazione non è stata mai intesa per “sopprimere l’uso legittimo della tecnologia,” nè per impedirne l’utile e corretto impiego da parte del pubblico.