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Radioamatori, ma con internet e l’iPad

02 Luglio 2010

Radioamatori, ma con internet e l’iPad

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Essere un radioamatore CB non era poi così diverso rispetto all'essere in un social network. Tilimi ci permette di rivivere quel modo di socializzare senza radio e senza antenne

Tanti, troppi anni fa, ero un ragazzino che passava una buona parte delle proprie vacanze estive (in posti noiosi) a fare social networking. Non con un pc, perché non li avevano inventati ancora, ma con una radio. Una Radio CB. Si parlava e si sparlava, di cose leggere e a tarda notte di temi profondissimi. Un po’ da pirati, perché si era sempre a rischio di non essere in regola con leggi, leggine, vincoli. Donne poche, e quelle poche tutte immaginate come bellissime e peccaminose, specialmente dai camionisti di passaggio. Che quando eri in macchina però, erano molto gentili e ti davano le informazioni sul traffico, ti mettevano in guardia sui controlli di velocità volanti, ti suggerivano le buone trattorie – in un approccio che oggi chiameremmo di networking e forse di user generation. All’epoca ti avrebbero guardato strano e offerto un bicchiere di barbera per rimetterti a posto con la testa, se avessi osato teorizzare come oggi facciamo noi del 2.0.

“La radio è pericolosa”

Periodicamente montavano delle polemiche, si tacciava la comunità dei radioamatori alla buona (i CB, per distinguerli dagli OM: quelli con patente certificata, antennoni e telegrafo) di estraniarsi dalla realtà. Si temevano brutti incontri. Molti ci guardavano male. Una tecnologia che arrivava dell’America e che aggregava gente strana che faceva cose strane. Oggi, in fondo, con l’arrivo dei social media le cose non sono poi cambiate tanto. Certo le dimensioni sono gigantesche, certo le possibilità di multimedialità sono enormi, ma alla base c’è ancora un po’ questa idea di avventurarsi là fuori, in posti che non si vedono, ritrovare vecchi amici e imbattersi per caso in gente strana o interessante, che forse non si incontrerà mai più. Chat roulette è molto vicino a quello che era il mondo del CB.

Un mondo, quello del radiantismo, che probabilmente non ha gradito molto internet, sebbene con i suoi strumenti abbia reso tante pratiche più semplici e meno tecnologiche. Con Skype, volendo, si parla con la Patagonia premendo due tasti, mentre con la radio ci volevano appostamenti, attese di macchie solari e finezze tecniche che rendevano la caccia qualcosa di ben più emozionante e un progetto di lunga durata.

CB e internet insieme

Le emozioni di quel mondo e di quel periodo sono però riproposte da un software che sto usando sull’iPad: Tilimi. Un social network vocale, basato sulla metafora dei canali radio. Si installa su pc, Mac o  iPhone e poi si comincia a “spazzolare i canali”, si ascolta, si può comprare un proprio canale, si inseguono canali tematici e ci si dà appuntamento con gli amici o con le redazioni di fanzine, per discutere magari delle stesse cose di cui discutiamo online (ad esempio: è vero che i mancini è meglio se non comprano il nuovo iPhone?). Ne discutiamo, però a voce. E facendo i turni. Si parla poco per volta, in una situazione dove, allora come adesso, si vede davvero come la comunità degli utenti riesca ad autoregolamentarsi e a sbattere fuori dal canale i troll e i cretini.

La cosa divertente è che a mettersi un’applicazione del genere sull’iPhone o sull’iPad, uno la può usare in modalità mobile, ovvero andare in giro con l’apparecchietto attaccato all’orecchio per ascoltare e parlare. E allora siamo tornati alle radioline portatili, a quei “baracchini” che per molti di noi sono state le prime ricetrasmittenti (con quattro transistor in croce) che ci permettevano di essere connessi anche quando si era in mobilità. Un social networking mobile, che facevo già più di trent’anni fa.

Voglia di parlare

In fondo non c’è mai nulla di veramente nuovo sotto il sole: ci sono solo evoluzioni, a volte molto radicali. E c’è una gran voglia, da parte di tanta gente, di comunicare, di parlare, di farsi degli amici,  – in una società dove farlo per strada è diventato quasi impossibile. Una voglia che fortunatamente ha trovato la tecnologia. Proprio per questo le aree di social networking sono quelle che stanno generando l’interesse più alto, proprio perché vanno a battere su esigenze molto, molto profonde. E sono quelle in cui in molti scommettono si faranno i business più ricchi. E in fondo già li si fanno, ad esempio con i cuori solitari, che sborsano nel mondo cifre impressionanti. Per socializzare.

Ogni tanto mi trovate su Tilimi, se mi trovate magari facciamo due chiacchiere. Con una punto di snobismo, il mio nick è IW2NJO, la sigla da radioamatore patentato e tutto in regola che riuscii a conseguire proprio poco prima che internet cambiasse le carte in tavola e rendesse giocare al radioamatore tanto meno interessante.  Ciao ciao, 73 51 88, adesso faccio QRT che mi aspetta la mia XYL.

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